La sovradiagnosi nasconde sicuramente interessi economici e comporta costi elevati per la sostenibilità del sistema sanitario. Ma secondo
Carlo Saitto è anche il risultato di un sistema di relazioni di cura nel quale è sempre più difficile dire “non si sa se serve” o “non serve”. La discussione sugli eccessi sembra più una discussione tra partiti. Il punto di partenza per contenere i danni e riorganizzare il sistema salute è mettersi d’accordo sul significato delle parole: quali sono le condizioni etichettabili come “malattia” meritevoli di una diagnosi e quindi di un trattamento efficace.
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Parole in libertà: o tutto il contrario?