Ogni anno si eseguono circa 5 miliardi test di imaging diagnostico. Due terzi di questi esami utilizzano radiazioni ionizzanti provati cancerogeni e almeno un terzo è parzialmente o totalmente inappropriato. Su
Recenti Progressi in Medicina,
Clara Carpeggiani riflette sull’eccesso della diagnostica per immagini in cardiologia: “L’imaging non appropriato porta costi sempre più esorbitanti con benefici sempre più marginali e rischi potenziali fino all’errore”. Quello che serve è un miglioramento della consapevolezza radiologia e una
governance innovativi che penalizzi la medicina inutile.
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L’eccesso di imaging diagnostico in cardiologia