Autore

De Fiore, Luciano

Dipartimento di Filosofia, Sapienza Università di Roma

    Il soggetto, unica onda inconfrontabile

    È il medico a doversi fare anche filosofo. Così nel 1913, con la pubblicazione di Psicopatologia generale, il trentenne Karl Jaspers cambia il modo di “pensare” la malattia della psiche: non si devono cercare soltanto le cause della follia, ma piuttosto il suo senso per chi ne è colpito. Secondo Jaspers, si dovrebbe partire dal presupposto che l’individuo può essere spiegato solo da se stesso, “…unica onda inconfrontabile tra le infinite onde del mare e nello stesso tempo specchio del tutto”. Sarebbe sempre opportuno costruire una relazione profonda tra il mondo del paziente, anche del soggetto delirante, e il mondo di chi ne ha cura, dando valore anche ai dati intuitivi, non solo a quelli clinici. Il farsi del senso dipende da noi… | Continua...