Proporre una “epidemiologia di cittadinanza” non è un’alternativa al percorso di
empowerment del paziente. Semmai, è uno spingersi oltre, per diventare capaci "di rendere visibili, condivisibili, evitabili tutte le situazioni di assenza di cittadinanza, siano queste per marginalità, esclusione, solitudine, povertà, malattia, ovvero per tutte le cause che tolgono autonomia". Ne parliamo con
Massimo Campedelli, del Negri Sud, in vista della Summer School dei primi di settembre.
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