Collane

collaneIl signor Palomar vede spuntare un’onda in lontananza, crescere, avvicinarsi, cambiare di forma e di colore, avvolgersi su se stessa, rompersi, svanire, rifluire. A questo punto potrebbe convincersi d’aver portato a termine l’operazione che s’era proposto e andarsene. Però isolare un’onda separandola dall’onda che immediatamente la segue e pare la sospinga e talora la raggiunge e travolge, è molto difficile; così come separarla dall’onda che la precede e che sembra trascinarsela dietro verso la riva, salvo poi magari voltarglisi contro come per fermarla. Se poi si considera ogni ondata nel senso dell’ampiezza, parallelamente alla costa, è difficile stabilire fin dove il fronte che avanza s’estende continuo e dove si separa e segmenta in onde a sé stanti, distinte per velocità, forma, forza, direzione. Insomma, non si può osservare un’onda senza tener conto degli aspetti complessi che concorrono a formarla e di quelli altrettanto complessi a cui essa dà luogo. Questi aspetti variano continuamente, per cui un’onda è sempre diversa da un’altra onda; ma è anche vero che ogni onda è uguale a un’altra onda, anche se non immediatamente contigua o successiva; insomma ci sono delle forme e delle sequenze che si ripetono, sia pur distribuite nello spazio e nel tempo.

Italo Calvino


Onde come libri, tutti diversi tra loro ma solo insieme capaci di moltiplicare la propria energia.

Le collane, dunque, simili ad una serie di onde: capriccio degli editori almeno quanto dei bambini sulle spiagge a settembre.

È nell’attribuire il testo ad una serie piuttosto che ad un’altra che l’editore riscatta la propria impotenza autoriale: reinterpreta i testi, suggerisce modalità di lettura, inserisce il contenuto in un contesto plausibile offrendolo a dei lettori almeno quanto lo sottrae ad altri…

La collana è allora strumento che dà all’editore la possibilità di farsi compiutamente agente del lettore e di unire, per il tempo del ragionare di una scelta, le funzioni di publisher e di editor.

Distinguere onde e interpretare testi: sarà almeno ugualmente difficile? Collane come luogo naturale per aggiungere senso al lavoro culturale.

“I libri sono fatti per essere in tanti” credeva ancora Calvino, “un libro singolo ha senso solo in quanto si affianca ad altri libri, in quanto segue e precede altri libri”.

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