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Descrizione
In una Scuola di Medicina si insegnano molte parole, ma si insegna il silenzio come circostanza necessaria dell’ascolto? Come strategia per stabilire una comunicazione positiva tra medico e paziente e innescare il cambiamento terapeutico? Intorno a queste riflessioni si è imperniata l’attività del laboratorio teatrale per gli studenti di Medicina della Seconda Università di Napoli, con l’ambizioso obiettivo di portarli a riflettere sui valori che entrano in gioco nella relazione medico- paziente e favorire lo sviluppo autonomo di competenze relazionali. Dalla felice esperienza del laboratorio nasce questa raccolta di piccole storie “normali” in cui la malattia diventa pretesto di conoscenza, di comprensione più profonda delle complesse dinamiche in gioco nella relazione terapeutica.
“No, non favoriamo ancora abbastanza il silenzio e l’ascolto come condizioni esistenziali per aprirci alla comprensione della verità inscritta nei corpi dei nostri pazienti. Perché il corpo è la strada obbligata per qualsiasi comprensione. Queste bellissime “Piccole storie di malati” sono un passo nella direzione necessaria.”
Dalla Presentazione di Fabrizio Consorti
- Indice del volume (PDF: 480 Kb)
- Presentazione (PDF: 80 Kb)
- Il Venerdì di Repubblica, 27 maggio 2016 (PDF: 385 Kb)
- Ateneapoli, maggio 2016 (PDF: 205 Kb)