Aderenza, deprescribing e PDTA

In collaborazione con: Fondazione ReS
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Pagine: 80
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Descrizione

L’assunzione contemporanea di molteplici farmaci (condizione nota come “politerapia”), se pure importante per trattare patologie croniche o acute nella popolazione, in particolare quella anziana, può però aprire molteplici problemi. L’uso contemporaneo di molti farmaci diversi può infatti portare a errori terapeutici o indurre il paziente a sospendere in maniera autonoma trattamenti farmacologici che possono avere effetti positivi sulla sua salute. Inoltre, un farmaco usato per trattare una malattia può aumentare o ridurre gli effetti di altri farmaci assunti contemporaneamente o avere un effetto negativo su un’altra malattia o sintomo (condizione nota come “interazione farmacologica”). Le conseguenze di tali fenomeni possono essere importanti. Si stima infatti che una percentuale tra il 5 e il 15% di tutti i ricoveri ospedalieri sia legata ad eventi avversi da farmaci. Quindi, sebbene i farmaci siano estremamente utili nel trattamento di moltissime patologie, il loro uso è talvolta inappropriato, vale a dire che i rischi associati alla loro assunzione superano i possibili benefici.

In questo contesto si inserisce questa pubblicazione, che vuole offrire una guida allo sviluppo di percorsi che abbiano come focus i problemi menzionati (politerapia, eventi avversi da farmaci, utilizzo di farmaci inappropriati) attraverso strategie mirate a un ottimale utilizzo dei farmaci e a un miglioramento della qualità di vita dei pazienti. In particolare, sono due i temi trattati: il miglioramento dell’aderenza terapeutica e il deprescribing. Per aderenza si intende il conformarsi del paziente alle raccomandazioni del medico riguardo ai tempi, alle dosi e alla frequenza nell’assunzione del farmaco per l’intero ciclo di terapia. Il deprescribing (o deprescrizione) è invece un approccio finalizzato all’ottimizzazione del trattamento farmacologico, che prevede una valutazione critica, sistematica e periodica dei trattamenti in corso. Tale processo consente di ridurre o riorganizzare in modo pianificato il numero o il dosaggio dei farmaci potenzialmente inappropriati, al fine di migliorare l’aderenza e promuovere la salute e la qualità di vita del paziente. È evidente quindi che aderenza e deprescribing sono concetti complementari, che possono essere affrontati attraverso strategie simili.