Disuguaglianze e PDTA

Tipologia: , Argomento: Autore/Curatore: Fondazione ReS
Anno:
Pagine: 100
Collana: Progetto MaCroScopio
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Descrizione

I Percorsi Diagnostico-Terapeutico Assistenziali (PDTA) sono strumenti di governo clinico necessari per definire gli standard assistenziali e verificare l’appropriatezza e l’equità dell’assistenza erogata. Una questione importante, nella loro definizione e applicazione, risiede nel rapporto tra il disegno di un percorso assistenziale che sia coerente con i risultati della ricerca e l’adattamento dello stesso percorso ai bisogni peculiari di particolari gruppi di persone. Di solito si tratta di “popolazioni” che esprimono fragilità che quasi sempre sono legate l’una con l’altra: disuguaglianze dovute alla geografia, non solo riconducibili al dualismo fra Nord e Mezzogiorno ma anche alle profonde differenze tra città e aree interne del Paese, fino al solco che divide zone di una stessa grande città; e ancora disuguaglianze legate al reddito, al genere o alla condizione di migrante. È quasi inutile sottolineare che – come sul portatore di una malattia cronica gravano più patologie – raramente le dimensioni della disuguaglianza viaggiano da sole. Per cui, si è donna e più povera, si è migrante e si abita in una zona poco servita dal servizio sanitario.

Conoscere e approfondire questi aspetti è un passo fondamentale per migliorare l’implementazione dei percorsi assistenziali. Una sanità pubblica che davvero ha l’obiettivo dell’equità non può non cercare di avvicinare queste popolazioni più fragili al servizio sanitario, cercando quanto più possibile di offrire un sostegno che integri la componente sociale con quella sanitaria. L’obiettivo non dev’essere la “medicalizzazione” della povertà o della condizione di immigrato, ma l’offerta di una cura più appropriata in ragione delle specificità delle persone.