Il nostro Paese occupa il secondo posto al mondo dopo il Giappone come speranza di vita e il primo posto in Europa. Il buono stato di salute degli italiani rispetto al resto del mondo sviluppato è anche il risultato di un sistema sanitario efficiente e di un’ampia accessibilità ai servizi socio-sanitari.
Ma corruzione e illegalità continuano a rappresentare uno dei principali pericoli per la Sanità: da una parte le infiltrazioni mafiose nelle aziende sanitarie, le spese inutili, le gare svolte in modo illegale, le assunzioni e gli inquadramenti irregolari, dall’altra la manipolazione della ricerca biomedica e la distorsione delle evidenze ottenute dagli studi scientifici.
È quanto emerge dal rapporto Illuminiamo la salute. Per non cadere nella ragnatela dell’illegalità, frutto del lavoro di quattro associazioni da anni impegnate nella formazione civile contro le mafie: Libera, Avviso Pubblico, Coripe e Gruppo Abele. Un rapporto nato per avviare un percorso di sensibilizzazione e approfondimento e per dare un supporto alle aziende sanitarie e agli enti pubblici, chiamati a prevenire e contrastare la corruzione e l’illegalità nel settore sociale e sanitario in base alla recente Legge 190 del 6 novembre 2012.
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In difesa della Sanità
Il nostro Paese occupa il secondo posto al mondo dopo il Giappone come speranza di vita e il primo posto in Europa. Il buono stato di salute degli italiani rispetto al resto del mondo sviluppato è anche il risultato di un sistema sanitario efficiente e di un’ampia accessibilità ai servizi socio-sanitari.
Ma corruzione e illegalità continuano a rappresentare uno dei principali pericoli per la Sanità: da una parte le infiltrazioni mafiose nelle aziende sanitarie, le spese inutili, le gare svolte in modo illegale, le assunzioni e gli inquadramenti irregolari, dall’altra la manipolazione della ricerca biomedica e la distorsione delle evidenze ottenute dagli studi scientifici.
È quanto emerge dal rapporto Illuminiamo la salute. Per non cadere nella ragnatela dell’illegalità, frutto del lavoro di quattro associazioni da anni impegnate nella formazione civile contro le mafie: Libera, Avviso Pubblico, Coripe e Gruppo Abele. Un rapporto nato per avviare un percorso di sensibilizzazione e approfondimento e per dare un supporto alle aziende sanitarie e agli enti pubblici, chiamati a prevenire e contrastare la corruzione e l’illegalità nel settore sociale e sanitario in base alla recente Legge 190 del 6 novembre 2012.
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