Secondo la libera enciclopedia Wikipedia, la medicina difensiva consiste nella "pratica di diagnostiche o di misure terapeutiche condotte principalmente, non per assicurare la salute del paziente, ma come garanzia delle responsabilità medico legali seguenti alle cure mediche prestate".
I costi derivanti da comportamenti difensivi messi in atto dal personale medico – sia in termini economici, sia come rischio per la salute dei pazienti – non sono al momento definibili, nè si hanno stime precise sui numeri, i contesti e l’entità del problema in Italia; ma una cosa appare sempre più evidente: "i medici sentono il fiato sul collo". Per saperne di più e per comprendere quali potrebbero essere le opportune strategie d’uscita, il dibattito si apre agli interventi degli ospiti e dei lettori di Va’ Pensiero
Meglio riparare che punire
Francesco D’Alessandro, Professore associato di Diritto penale commerciale, Centro studi “Federico Stella” sulla Giustizia penale e la Politica criminale, Università Cattolica di Milano.
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Più tutele nei trial… che fuori
Marco Vignetti, Coordinatore Trial office e Data center, Fondazione GIMEMA Onlus.
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Le valutazioni migliorano il sistema
Carlo A. Perucci, direttore del Dipartimento di Epidemiologia, Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio.
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Più assicurazioni per tutti. Ma chi paga?
Giuseppe Traversa, epidemiologo, Centro Nazionale di epidemiologia, ISS.
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Abbassa le difese. A parole è facile!
Enrico Alessandro, Direttore Unità operativa Pediatria, AUSL di Forlì, Ospedale Morgagni-Pierantoni. |
Fare gol nell’interesse del paziente
Corrado De Rosa, Dipartimento di Psichiatria, Seconda Università degli studi di Napoli.
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La via della Conciliazione non è poi così battuta
Quando la lite approda in aula…
Giovanni Buonomo, Magistrato e docente dell’Università Tel.m.a e della Scuola di specializzazione per le professioni legali dell’Università LUISS “Guido Carli”.
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Due per sapere, due per curare
Senatore Ignazio Marino, Presidente della Commissione d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, Professore di Chirurgia al Jefferson Medical College di Philadelphia (USA).
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Gestire il rischio riduce le "cause"
Nerina Dirindin, Dipartimento di Scienze economiche e finanziarie dell’Università degli Studi di Torino, già Assessore alla Sanità della Regione Sardegna, redattrice di lavoce.info. Pubblicato su Va’ pensiero n° 421. |
Giocare in difesa: perché?
I commenti dei lettori di Va’ Pensiero. |
Il potere dell’informazione
Quinto Tozzi, cardiologo del Dipartimento di Emergenza dell’Ospedale "S. Eugenio" – ASL Rm C, Roma. Pubblicato su Va’ Pensiero n° 420.
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Medici o mercanti?
Paolo Cornaglia Ferraris, pediatra ematologo, Onlus Camici & Pigiami. Pubblicato su Va’ Pensiero n° 419.
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Meglio un esame oggi che una causa domani?
Rodolfo Vincenti, Presidente dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani – ACOI. Pubblicato su Va’ Pensiero n° 418.
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In primo piano
La medicina che “non difende” nessuno
Secondo la libera enciclopedia Wikipedia, la medicina difensiva consiste nella "pratica di diagnostiche o di misure terapeutiche condotte principalmente, non per assicurare la salute del paziente, ma come garanzia delle responsabilità medico legali seguenti alle cure mediche prestate".
I costi derivanti da comportamenti difensivi messi in atto dal personale medico – sia in termini economici, sia come rischio per la salute dei pazienti – non sono al momento definibili, nè si hanno stime precise sui numeri, i contesti e l’entità del problema in Italia; ma una cosa appare sempre più evidente: "i medici sentono il fiato sul collo". Per saperne di più e per comprendere quali potrebbero essere le opportune strategie d’uscita, il dibattito si apre agli interventi degli ospiti e dei lettori di Va’ Pensiero
Meglio riparare che punire
Più tutele nei trial… che fuori
Le valutazioni migliorano il sistema
Più assicurazioni per tutti. Ma chi paga?
Abbassa le difese. A parole è facile!
Fare gol nell’interesse del paziente
La via della Conciliazione non è poi così battuta
Quando la lite approda in aula…
Due per sapere, due per curare
Gestire il rischio riduce le "cause"
Giocare in difesa: perché?
Il potere dell’informazione
Medici o mercanti?
Meglio un esame oggi che una causa domani?