Ricerca e marketing sono complementari. Ma all’industria la prima non serve a nulla senza la seconda. Non sorprende quindi che l’industria dei sostituti del latte materno e dei baby food investa due, tre volte di più nei programmi di marketing. Una delle strategie più efficaci consiste nell’arruolare i pediatri come promotori consapevoli o no dei propri prodotti, creando dei conflitti interessi. Con tattiche diverse: la più subdola è la pubblicità camuffata da ricerca, difficile da smascherare quando è fatta bene.
“Bisognerebbe avere delle leggi che regolino il conflitto d’interesse”, riflette spiega Adriano Cattaneo. “Per il momento, in mancanza di leggi, la mia conclusione è che non è possibile gestire i conflitti d’interesse. L’unica misura efficace è la prevenzione: evitarli dicendo no grazie, individualmente e/o collettivamente.”
In primo piano
Latti e baby food interessati
Ricerca e marketing sono complementari. Ma all’industria la prima non serve a nulla senza la seconda. Non sorprende quindi che l’industria dei sostituti del latte materno e dei baby food investa due, tre volte di più nei programmi di marketing. Una delle strategie più efficaci consiste nell’arruolare i pediatri come promotori consapevoli o no dei propri prodotti, creando dei conflitti interessi. Con tattiche diverse: la più subdola è la pubblicità camuffata da ricerca, difficile da smascherare quando è fatta bene.
“Bisognerebbe avere delle leggi che regolino il conflitto d’interesse”, riflette spiega Adriano Cattaneo. “Per il momento, in mancanza di leggi, la mia conclusione è che non è possibile gestire i conflitti d’interesse. L’unica misura efficace è la prevenzione: evitarli dicendo no grazie, individualmente e/o collettivamente.”
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