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Yogurt e müesli per la regina del ghiaccio

 
È giovane e bella. Ma soprattutto, molto, molto brava!
Carolina Kostner è la pattinatrice artistica sul ghiaccio numero uno in Italia e tra le prime in assoluto al mondo. Nella storia del pattinaggio artistico sul ghiaccio è la prima italiana ad aver vinto l’oro ai Mondiali (Nizza 2012) e agli Europei (Varsavia 2007).
Il suo palmarès è con i fiocchi: campionessa mondiale 2012, medagliata altre tre volte ai Campionati del Mondo (2008 argento, 2011 e 2005 di bronzo), quattro volte campionessa europea (2007, 2008, 2010, 2012), vincitrice del Grand Prix di pattinaggio di figura 2011, medaglia di bronzo ai Campionati del Mondo Junior del 2003, e sei volte campionessa italiana.
Tifosa (all’acqua di rose) della Juventus, supertifosa del tennista Roger Federer, legge Coelho e ascolta musica in quantità.
È testimonial di diverse campagne pubblicitarie, ma ha prestato il suo volto anche per iniziative benefiche.

 
L’atleta e la sua salute
Come atleta di livello mondiale, quanto conta per lei l’attenzione per la salute e il benessere?

Non vorrei sembrare scontata, ma sono assolutamente convinta che la salute debba essere sempre al primo posto. Poi, ben distaccato, viene tutto il resto…

Nella sua famiglia le hanno fatto capire subito l’importanza della salute e della prevenzione?

Ho imparato che cosa vuol dire avere cura della salute, investire sul benessere fisico, grazie alla dedizione dei miei genitori. Ricordo ancora perfettamente mia madre, quando ero ancora piccola, che mi diceva di coprirmi bene, di indossare sempre una canottiera, di non uscire mai di casa con i capelli bagnati… Tutti insegnamenti preziosi allora, ma fondamentali ancora oggi.

Le pesa seguire il regime di vita di un’atleta professionista? Tra orari di allenamento, alimentazione controllata, divieto di stravizi, dev’essere difficile per una ragazza della sua età…

Lo ammetto: non è per nulla facile. E confesso che certe volte ti verrebbe proprio da perdere la pazienza! Ma la passione per questa disciplina, che è diventata il mio lavoro, è talmente alta che riesce a farmi dimenticare ogni fatica. Senza contare che quando raggiungo risultati come quelli che sto raggiungendo ultimamente, e che spero di continuare a ottenere in futuro, lo sprint in corpo è ancora più forte.

 
La persona e la sua salute
Le piace approfondire i temi legati alla salute e al benessere, leggendo le rubriche sulle riviste o guardando programmi specializzati in TV?

Mi piacerebbe, ma purtroppo non ci riesco. Non è cattiva intenzione, ma solo mancanza di tempo: tra allenamenti e trasferte per le gare, è sempre molto difficile riuscire a ritagliare spazi per altre attività.

Che rapporto ha con i medici?

Buonissimo, direi! Anzi, ottimo. Sia con il mio medico di famiglia sia, in genere, con ogni specialista che mi segue negli allenamenti e nelle competizioni. Nessun timore reverenziale, grande ammirazione, massima fiducia.

C’è una malattia che le fa più paura delle altre?

Non ci ho mai pensato, non saprei. La verità è che tutte le malattie sono brutte…

Un tipo di farmaco che usa più spesso?

Non esiste. Cerco di prenderne il meno possibile.

Il consiglio medico che non ha mai seguito?

I medici possono considerarmi una paziente-modello: credo di averli sempre seguiti tutti.

Come inizia la sua giornata alimentare: che tipo di colazione fa?

Dipende dai periodi, se sono sotto allenamento duro, se mi trovo alla vigilia di una gara o in un momento di tranquillità: a volte müesli e cereali con il latte o lo yogurt, altre volte biscotti. Cerco comunque di variare.

Pensa sia meglio prevenire o curare?

Dipende dalle situazioni. Credo comunque che tante volte, purtroppo, non si abbiano troppe possibilità di scelta!

Ospedale pubblico o clinica privata?

La cosa più importante è avere un buon medico in qualunque struttura.

La buona abitudine che è riuscita a conquistare nel corso degli anni?

Mi vesto sempre in base alla temperatura esterna, soprattutto d’inverno. Così evito le influenze e i malanni causati dal freddo.

Ha mai fatto ricorso alla medicina alternativa? E come si è trovata?

Sì, sia l’omeopatia che i fiori di Bach. E mi trovo benissimo…

 
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