Le malattie tropicali sono malattie che rendono la vita difficile a persone che hanno la vita già difficili. Sono neglette per definizione: non ci sono (non ci possono essere stando alle regole e leggi del mercato) attori interessati a questo campo perché gli investimenti in ricerca, sviluppo e produzione di farmaci sono sempre basati sul profitto. In assenza di questo meccanismo per il controllo delle malattie tropicali neglette non resta che affidarsi alle donazioni. Accanto agli interventi di attori istituzionali e privati (soprattutto i governi di Gran Bretagna e Stati Uniti e la B&M Gates Foundation), alcune multinazionali farmaceutiche giocano, a volte da molti anni, un ruolo importante.
Ma chi dona ha delle agevolazioni fiscali, inoltre si fa una buona pubblicità. È etico sostenere le donazioni della Big Pharma? Bastano le donazioni volontarie per un controllo di queste malattie a lungo termine? Risponde Valerio Reggi del Dipartimento per il Controllo delle Malattie Tropicali Neglette, OMS.
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Big Pharma ha tante facce, di Valerio Reggi (PDF: 77 Kb). Pubblicato su Ricerca & Pratica n.27, 2011
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Donare è “etico”… per chi?
Le malattie tropicali sono malattie che rendono la vita difficile a persone che hanno la vita già difficili. Sono neglette per definizione: non ci sono (non ci possono essere stando alle regole e leggi del mercato) attori interessati a questo campo perché gli investimenti in ricerca, sviluppo e produzione di farmaci sono sempre basati sul profitto. In assenza di questo meccanismo per il controllo delle malattie tropicali neglette non resta che affidarsi alle donazioni. Accanto agli interventi di attori istituzionali e privati (soprattutto i governi di Gran Bretagna e Stati Uniti e la B&M Gates Foundation), alcune multinazionali farmaceutiche giocano, a volte da molti anni, un ruolo importante.
Ma chi dona ha delle agevolazioni fiscali, inoltre si fa una buona pubblicità. È etico sostenere le donazioni della Big Pharma? Bastano le donazioni volontarie per un controllo di queste malattie a lungo termine? Risponde Valerio Reggi del Dipartimento per il Controllo delle Malattie Tropicali Neglette, OMS.
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