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A 102 anni ci lascia Stamler, esperto mondiale di prevenzione cardiovascolare
È morto a 102 anni Jeremiah Stamler, lo scienziato a cui si deve la scoperta del segreto di lunga vita della dieta mediterranea, di cui la nostra casa editrice ha pubblicato qualche anno fa il fortunato volume Per mantenersi in forma BASTA POCO scritto insieme a Simona Giampaoli. In queste pagine, impreziosite dalle illustrazioni di Franco Bevilacqua, l’esperto mondiale della prevenzione delle malattie cardiovascolari spiegava come la funesta combinazione di eccessiva alimentazione e ridotto dispendio calorico avesse provocato il diffondersi di obesità, diabete e problemi cardiovascolari. Per mantenersi in buona salute, bisognerebbe iniziare a prevenire questi disturbi da giovani, ma – affermava nel libro Jeremiah Stamler – non è mai troppo tardi per iniziare. Perché in realtà, per sconfiggere i fattori di rischio cardiovascolare, basta poco: il segreto, come mostrano i disegni che animano il volume, è eseguire ogni giorno alcuni semplici esercizi che, uniti a una sana alimentazione e all’astensione dal fumo, sono la chiave per mantenersi in forma.
Nato a New York nel 1919, Stamler aveva iniziato l’attività di ricerca nel cardiovascolare già nel 1943. Nel 1962, durante il World congress of cardiology a Città del Messico conobbe Ancel Keys con il quale entrò in un comitato di ricerca della World heart federation e quattro anni più tardi, a Nuova Delhi, entrò a far parte del consiglio sull’epidemiologia e la prevenzione.
A Stamler si devono gli studi, condotti insieme ad Ancel Keys, che lo portarono a dimostrare la correlazione tra corretto regime alimentare e bassa diffusione di patologie cardiovascolari. Nel 1963 pubblicò a questo proposito il volume divulgativo “Your heart has nine lives: Nine steps to heart health”, scritto con la collaborazione di Alton L. Blakeslee, divulgatore scientifico della Associated Press, in cui venivano presentati al grande pubblico i risultati delle ricerche sulla concomitanza dei fattori di rischio cardiovascolare e la dieta e lo stile di vita.
Nel 1972 fu chiamato a presiedere il Dipartimento di salute pubblica e di medicina preventiva alla Feinberg School of Medicine della Northwestern University, dove gli fu affidata anche la Dingman Professorship presso la cattedra di cardiologia, che egli trasformò in un efficace centro di ricerca e prevenzione.
Autore di più di 1.300 pubblicazioni scientifiche, Stamler ha lavorato ai più importanti studi epidemiologici mai condotti, come il MURFIT (Multiple Risk Factors Intervention Trial), e l’INTERSALT (International Study on Salt and Blood Pressure), di cui è stato principal investigator dal 1984 al 1997, incentrato sugli effetti ipertensivi di alti livelli di sodio in adulti di età superiore a 35 anni. Il suo nome è legato anche all’ INTERMAP (International Study on Macro-Micronutrientes and Blood Pressure) che a partire dal 1994 fu condotto su 4.680 individui sia uomini che donne, di età compresa tra i 40 e i 59 anni su 17 campioni di popolazione in Cina, Giappone, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Stamler nel corso della sua vita è stato onorato dall’intera comunità scientifica internazionale per il suo contributo alla ricerca nella medicina preventiva cardiovascolare. Considerato tra i padri fondatori della moderna Epidemiologia legata alle malattie cardio-cerebrovascolari, è tra gli scienziati che diede maggiore impulso al settore. Dopo il pensionamento è stato nominato professore emerito di medicina preventiva presso la Northwestern university, dove ha continuato a portare avanti l’attività scientifica.
Erica Sorelli
Ufficio Stampa Il Pensiero Scientifico Editore