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ADHD: per una condivisione dei percorsi diagnostico-terapeutici

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività è una delle più frequenti sindromi neuropsichiatriche infantili, sebbene la stima della prevalenza vari tra le nazioni.

La complessità della diagnosi necessita dell’uso di strumenti appropriati che consentano di valutare la presenza dei sintomi nei diversi contesti di vita del bambino. Così anche ogni terapia va adattata alle caratteristiche specifiche del bambino e del suo contesto di vita. L’effettiva scelta terapeutica è basata sulla valutazione di diversi fattori, tra cui la comorbilità, la situazione familiare e la collaborazione con la scuola. Il trattamento farmacologico rappresenta una delle scelte possibili che, comunque, va ad integrarsi agli altri interventi terapeutici che devono essere attivati. Tuttavia gli approcci diagnostici e terapeutici e assistenziali variano ampiamente tra i Centri di Riferimento.

Per meglio comprendere quali sono i determinanti significativi che caratterizzano i percorsi assistenziali per i pazienti con ADHD e per le loro famiglie, e contemporaneamente agire per migliorarne l’appropriatezza, a partire dal gennaio 2010 con il contributo della Regione Lombardia è stato attivato uno specifico progetto di NPIA per la creazione di una rete di Centri di Riferimento per l’ADHD con la finalità principale di definire e condividere pratiche basate sull’evidenza. Le attività previste dal progetto sono organizzate in 3 sottoprogetti paralleli e sinergici:

  • Analisi dei percorsi esistenti in Lombardia per l’ADHD. La costruzione e l’aggiornamento continuo di un Registro regionale per l’ADHD consente di raccogliere informazioni approfondite relative a: dati anagrafici e anamnestici, percorsi di valutazione, diagnosi, interventi terapeutici sia non farmacologici che farmacologici.
  • Formazione e informazione. La formazione degli operatori sanitari e la sensibilizzazione della popolazione mira a diagnosi e interventi più tempestivi e appropriati.
  • Definizione di percorsi diagnostico-terapeutici condivisi. La condivisione di percorsi di riferimento comuni vuole garantire approcci e gestioni più omogenei da parte di tutti
    i Centri di Riferimento della Regione Lombardia.

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