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Cardiologia, le ultime novità pubblicate
Tra le ultime novità pubblicate dal Pensiero Scientifico Editore, segnaliamo due importanti volumi di cardiologia che si rivolgono a un pubblico specialistico e che costituiscono, in un caso, la presentazione di una nuova tecnica di trattamento, e, nell’altro, una carrellata dei progressi che negli ultimi cinquant’anni hanno interessato la cardiologia italiana.
Il blocco percutaneo del ganglio stellato a scopo antiaritmico. Una guida pratica
A cura di Simone Savastano
La tempesta aritmica è una delle urgenze cardiologiche più difficili da trattare, per la quale esistono pochi trattamenti farmacologici, peraltro non sempre efficaci, e trattamenti non farmacologici che non sono disponibili in tutti gli ospedali in quanto richiedono competenze o attrezzature particolari. Ci si trova, quindi, nella condizione di dover trattare dei pazienti critici, ad elevata mortalità per via di aritmie ventricolari ricorrenti, con un ventaglio limitato di opzioni. Tali pazienti possono avere la necessità di essere stabilizzati prima di essere trasportati in centri in grado di mettere in atto trattamenti non farmacologici, come l’ablazione transcatetere o il posizionamento di supporti di circolo, oppure, anche restando nello stesso centro che li ha accolti, prima di poter essere sottoposti a trattamenti più definitivi.
In questo contesto di urgenza/emergenza cardiologica si inserisce il blocco percutaneo del ganglio stellato. Tale manovra, sviluppatasi nella prima metà del Novecento a scopo antalgico, si è poi sposata con i risultati degli studi degli anni ’70 che hanno dimostrato un ruolo centrale del sistema nervoso autonomo nella genesi e nel mantenimento delle aritmie ventricolari.
Questo volume, scrive nella sua presentazione Peter J. Schwartz (Centro per lo Studio e la Cura delle Aritmie Cardiache di Origine Genetica, Istituto Auxologico Italiano IRCCS, Milano), di cui Simone Savastano è stato allievo, “fornisce tutte le informazioni, teoriche e soprattutto pratiche, che permetteranno di creare nel maggior numero possibile di dipartimenti di Cardiologia dei team in grado di intervenire nei non rari, e altamente drammatici, casi di storm elettrici usando il blocco del ganglio stellato di sinistra. Negli ultimi anni vi sono state diverse pubblicazioni su questo argomento, ma il lavoro di Savastano et al. ha rappresentato un importante passo in avanti, sia per il suo approccio basato sull’anatomia senza la necessità di essere eco-guidato, sia per la focalizzazione sul ganglio stellato di sinistra.”
La cardiologia in Italia e nel mondo. Cinquant’anni di progressi
A cura di Giuseppe Di Pasquale
La cardiologia è sicuramente la specialità medica per la quale nell’ultimo mezzo secolo si sono realizzati i maggiori progressi, contribuendo significativamente all’aumento di circa 10 anni dell’aspettativa di vita. In quest’ambito l’Italia ha sicuramente avuto un ruolo da protagonista, sottolinea Giuseppe Di Pasquale (Editor del Giornale Italiano di Cardiologia), che nella sua introduzione al volume racconta come nel 2021 il ‘Giornale Italiano di Cardiologia’, nato nel 1971 per iniziativa dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) e successivamente divenuto organo ufficiale dell’Italian Federation of Cardiology (IFC) con la compartecipazione della Società Italiana di Cardiologia (SIC) e organo ufficiale della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca (SICCH), abbia compiuto il suo cinquantesimo anno di pubblicazione.
“Ci è sembrato un anniversario che meritasse di essere celebrato”, aggiunge Di Pasquale, “perché la storia del Giornale coincide con la storia luminosa della cardiologia italiana, che a partire dagli anni ’70 iniziava ad affermarsi come disciplina autonoma uscendo dall’alveo della medicina interna. Ci piace pensare, forse con un po’ di presunzione, che l’elevata qualità delle cure cardiologiche raggiunta nel nostro Paese è anche in piccola parte merito dell’opera educazionale svolta dal Giornale a favore di due generazioni di cardiologi operanti nelle strutture cardiologiche italiane.”
Erica Sorelli
Ufficio Stampa Il pensiero Scientifico Editore