Il dono è uno dei modi più antichi e universali per stabilire relazioni umane. Anche se, in teoria, né chi fa il regalo né chi lo riceve è in dovere di donare. In pratica, però, vige il principio di reciprocità: dare, ricevere, ricambiare.
Può capitare così che un dono possa mettere in imbarazzo chi lo riceve: qualora sia un medico o un infermiere si determina un conflitto d’interessi? La normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza prescrive che il medico ospedaliero che riceva un regalo dal proprio paziente debba ricostruirne il valore ma in termini di prezzo: se fosse maggiore di 150 euro, dovrebbe restituirlo.
“Riusciamo a trasformare uno dei pochi atti di umanità possibili in una corsia di ospedale in qualcosa da sanzionare”, leggiamo su Ricerca & Pratica. “Sappiamo che il servizio sanitario soffre soprattutto tre problemi: l’eccesso di burocrazia, la mancanza di tempo di medici e infermieri, l’inadeguata relazione tra il malato e il curante. In un colpo solo si riesce a fare terno.”