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Farmaci e persone anziane: maneggiare con cura
Una revisione sistematica finlandese espone i principali errori nella somministrazione di farmaci alle persone anziane con patologie acute.
I fattori che minano la sicurezza della somministrazione dei farmaci sono:
• polifarmacia;
• interazioni tra i farmaci;
• effetti collaterali dei farmaci;
• la somministrazione di farmaci che andrebbero evitati data la condizione medica della persona assistita;
• la somministrazione di dosi troppo alte, nonostante sia noto che il metabolismo rallenta con l’invecchiamento.
Ci sono anche problemi relativi alla compliance: le persone anziane tendono a sottoutilizzare i farmaci, oppure possono esserci difficoltà di comprensione da parte dei caregiver.
Gli errori di medicazione individuati sono stati suddivisi in 4 categorie:
• Errori associati alla competenza del personale infermieristico: mancanza di formazione specifica, scarsa abilità nei calcoli, scarsa conoscenza delle interazioni tra i farmaci; mancanza di conoscenze o esperienza nella preparazione e somministrazione dei farmaci e nell’uso di tecnologie.
• Errori legati a fattori relativi alla prescrizione: gli errori di medicazione citati più frequentemente sono risultati quelli legati alla polifarmacia e alle interazioni tra farmaci. Altri fattori associati alle prescrizioni: grafia poco chiara per le/gli infermieri, errata prescrizione della posologia da parte del personale medico. Le persone più esposte all’errore di medicazione: donne anziane, in condizioni fisiche e psicologiche poor e con multimorbidità.
• Errori associati all’organizzazione del lavoro: gli errori in questa categoria sono stati suddivisi in base al luogo di somministrazione, al come, cioè al modo di somministrazione, e al quando, cioè errori relativi al momento di somministrazione.
• Errori legati alla cultura della sicurezza: sono terreno per gli errori la presenza di regole e procedure poco chiare o non rispettate, o la presenza di procedure o pratiche scorrette; negligenza e timore di punizioni se si riferiscono errori di medicazione.
Quale la ricetta? Quali i prerequisiti per una somministrazione sicura di farmaci in persone particolarmente fragili, come le persone anziane con quadri clinici complessi?
Ecco alcune indicazioni emerse dalla revisione sistematica:
• Rivalutazione periodica della terapia farmacologica da parte di un team multidisciplinare.
• Controlli specifici in caso di polifarmacia; controllo dei dosaggi e delle vie di somministrazione; attenzione agli effetti collaterali e alle interazioni.
• Più formazione di tutto il personale, in particolare su temi quali il metabolismo dei farmaci nelle persone anziane, il calcolo dei giusti dosaggi, la conoscenza dei database con le interazioni e gli effetti collaterali dei farmaci.
Le autrici dell’articolo concludono con una generale raccomadazione a creare un ambiente favorevole a una somministrazione dei farmaci senza interferenze e interruzioni, con una responsabilizzazione di tutto il personale coinvolto.
Fonti
Eija Metsälä Eand Ulla Vaherkoski. Medication errors in elderly acute care – a systematic review. Scandinavian Journal of Caring Sciences 2014; 28: 12-28.
Per approfondire
van der Cammen TJ, Rajkumar C, Onder G, Sterke CS, Petrovic M. Drug cessation in complex older adults: time for action. Age Ageing, 2014; 43: 20-5. doi: 10.1093/ageing/aft166. Epub 2013 Nov 12.
L’articolo “Drug cessation incomplex older adults: time for action” esamina i casi in cui talvolta è meglio sospendere la somministrazione di farmaci nelle persone anziane con quadri clinici complessi: la ricerca su questo argomento è ancora scarsa. I pochi studi disponibili hanno evidenziato effetti positivi, per ora, nella sospensione della somministrazione di farmaci psicotropi nella prevenzione delle cadute e sulle capacità cognitive. Anche una riduzione sistematica della polifarmacia può favorire il miglioramento del funzionamento cognitivo. Anche nel fine vita va valutata la possibilità di sospendere farmaci inappropriati.