Non ci sono dati validi sulla costo-efficacia dei principali farmaci utilizzati a scopo preventivo.
Questa la conclusione dell’analisi di Järvinen et al: i trial randomizzati sulle statine, sugli antiipertensivi e sui bisfosfonati che sostengono la costo-efficacia di tali farmaci sono infatti condotti su una popolazione ideale, non su soggetti del mondo reale. Una popolazione ideale cha ha ricevuto una attenta diagnosi, ha un profilo di rischio ben definito relativamente alla condizione studiata, non ha altre patologie gravi e con una elevata compliance
Archie Cochrane elaborò quasi quaranta anni fa una gerarchia delle evidenze per decidere se applicare un intervento sanitario alla vita reale. Tale gerarchia può essere esemplificata con tre semplici domande: può funzionare (efficacy)? funziona (effectiveness)? è costo-efficace?
Ebbene, gli studi sui principali farmaci usati nella prevenzione non rispondono all’ultima domanda, non danno informazioni sufficienti sulla loro efficacia nella popolazione reale. Ma è possibile stabilire se un intervento è costo-efficace? Per rispondere a tale domanda gli autori dell’articolo hanno esteso la loro ricerca agli interventi non farmacologici, come l’esercizio fisico nella prevenzione delle cadute nelle persone anziane che si è dimostrato, finalmente, costo-efficace.
Nell’editoriale dedicato all’articolo la direttrice del BMJ, Fiona Godlee, dichiara la sua sorpresa per le conclusioni dello studio, sollecita un deciso cambiamento di rotta e ricorda che in sanità i costi degli interventi sono una questione etica.
Fonti
Godlee F. Cost is an ethical issue. BMJ 2011;342:doi:10.1136/bmj.d2813 (Published 4 May 2011)
Järvinen TLN, Sievänen H, Kannus P, Jokihaara J, Khan KM. The true cost of pharmacological disease prevention . BMJ 2011;342:doi:10.1136/bmj.d2175 (Published 19 April 2011)