Pubblicati sull’European Journal of Public Health i risultati di uno studio epidemiologico sui fattori di rischio cardiovascolare nella popolazione generale, coordinato da un team del Policlinico universitario Gemelli di Roma, guidato da Francesco Landi.
L’indagine è stata condotta su un campione casuale di 1110 persone in 7 città italiane, nell’arco di una settimana, presso grandi centri commerciali. Per ogni soggetto è stata verificata la presenza o meno dei 7 fattori di rischio consideranti dall’American Heart Association (AHA) come i più rilevanti per ridurre la mortalità da malattie cardiovascolari e da ictus: colesterolo alto, ipertensione, sovrappeso, diabete, sedentarietà, dieta scorretta, fumo.
Nella popolazione esaminata, solo il 10,4% aveva più di 5 parametri a posto, e solo l’1,9% tutti e 7. I fattori di rischio individuati più frequentemente sono risultati ipertensione, ipercolesterolemia e sedentarietà.
“Il nostro studio per la prima volta fornisce dati sulla prevalenza dei 7 fattori di rischio cardiovascolare in un paese europeo”, dichiarano gli autori, e sottolineano che la rilevazione periodica dei fattori di rischio individuali è il primo passo a livello del singolo, ma sono necessarie politiche sanitarie mirate a guidare le persone a stili di vita più sani.
Fonte
Vetrano DL, Martone AM, Mastropaolo S, Tosato M, Colloca G, Marzetti M, Onder G, Bernabei R, Landi F. Prevalence of the seven cardiovascular health metrics in a Mediterranean country: results from a cross-sectional study. Eur J Public Health (2013) 23 (5): 858-862 doi:10.1093/eurpub/ckt130