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Freschi di stampa, dalla metafora del basket all’importanza dell’ascolto

Arrivano in libreria tre libri che affrontano temi di primaria importanza: terapia del dolore nei pazienti oncologici, rischio clinico e responsabilità medica, conversazioni cliniche sotto la lente dell’onestà. Tre libri destinati sia agli specialisti di settore sia ai lettori che desiderano semplicemente approfondire le proprie conoscenze per fronteggiare in modo più adeguato esperienze personali che a vario titolo riguardano la cura.

Cominciamo con Il dolore, l’oncologo e il basket di Giampiero Porzio, uno dei massimi esperti italiani in questo settore. Il libro offre un contributo importante alla formazione dei medici sulla terapia del dolore nei pazienti oncologici. La metafora è uno strumento di grande utilità nell’educazione medica e l’autore, mettendo a frutto il suo passato di allenatore di basket e le esperienze cliniche e di ricerca, la utilizza con grande efficacia per illustrare in maniera fruibile e divertente i vari aspetti della terapia del dolore.

Proseguiamo con Responsabilità medica e procedimento civile e penale. Vademecum per il pediatra di Diego Saluzzo, Nicola Menardo e Guido Garelli, che offre un’illustrazione schematica e chiara della disciplina processuale vigente con l’obiettivo di fornire ai medici pediatri indicazioni di massima sugli snodi principali del procedimento per responsabilità medica – civile e penale – e suggerimenti pratici per gestire in modo più efficace il contenzioso, laddove non sia più possibile prevenirlo e scongiurarlo.

Concludiamo con l’ultimo libro di Sandro Spinsanti che questa volta pubblica La cura con parole oneste. Ascolto e trasparenza nella conversazione clinica. Con la consueta eleganza, l’autore parte dalla constatazione che le parole possono essere oneste o menzognere, dirette o vestite di silenzio, rispettose o brutali, ma quel che è certo è che sempre fanno parte essenziale della cura, possono potenziarla o comprometterla. Da lì, Spinsanti procede a esaminare le “conversazioni” che si svolgono nei diversi scenari della cura: da quello familiare a quello degli scambi verbali nel contesto clinico, passando per i luoghi dell’organizzazione sanitaria.

Erica Sorelli
Ufficio Stampa

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