In primo piano
La Giornata sui disturbi alimentari
Il 2 giugno ricorre la Giornata mondiale contro i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. In particolare, quest’anno, a causa dell’emergenza pandemica da covid-19, le persone in cura per questi disturbi, che magari hanno impiegato molto tempo per trovare il coraggio di chiedere aiuto per intraprendere finalmente un percorso di cura, si sono trovate nella spiacevole condizione di aspettare mesi per un ricovero o hanno dovuto interrompere il trattamento o addirittura non lo hanno potuto iniziare, aumentando così il rischio di aggravare il disturbo o di andare incontro alla sua cronicizzazione.
Per questo motivo il Ministero della salute, preoccupato per la sorte delle persone che soffrono di disturbi alimentari (DA), tra cui anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbo da binge eating, ha promosso e sta portando avanti anche in questo periodo di emergenza, un’azione Centrale – Progetto CCM dedicato ai disturbi del comportamento alimentare, dal titolo “Piattaforma per il contrasto alla malnutrizione in tutte le sue forme (triplo burden: malnutrizione per difetto, per eccesso e da micronutrienti)”, che si inserisce nel contesto della Decade per la Nutrizione e la conseguente lotta al triplo burden della malnutrizione. L’ente attuatore è la Regione Umbria ed è previsto che ad occuparsene siano due Unità Ospedaliere: UO1 Usl Umbria 1 e UO2 ASL Torino.
La mappa e i numeri
Il progetto si basa sui dati che sono stati raccolti da una survey nazionale, finalizzata all’ottenimento di dati epidemiologici relativi a pazienti con disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. La raccolta dati ha previsto l’incrocio di diversi flussi informativi, che provengono dalle schede di dimissione ospedaliera (SDO) relative ai ricoveri ospedalieri dei pazienti di tutte le regioni italiane, dagli accessi al Pronto soccorso, ai Centri DCA censiti nella mappa www.disturbialimentarionline.it, e anche dai dati delle esenzioni dal momento che i DCA sono considerati una patologia cronica. Il dato epidemiologico d’insieme che risulta permette al Ministero della salute di dare indicazioni precise alle Regioni. I dati sono stati analizzati da CINECA (www.cineca.it), principale Consorzio interuniversitario.
Senza entrare nei dettagli della corposa analisi che è alla base del progetto ministeriale, possiamo mettere in evidenza alcuni elementi di significativa importanza. Innanzitutto, si assiste ad un calo dell’età mediana e della proporzione di ricoveri di sesso femminile rispetto a quelli maschili: l’età di insorgenza dei DA si abbassa, per cui il 20% della popolazione ammalata è alla fine del 2019 sotto i 14 anni, e aumenta la diffusione dei DA nella popolazione maschile che, nella fascia tra i 12 e 17 anni, comprende il 10%.
Diminuisce la percentuale di ricoveri per diagnosi principale di anoressia nervosa, segno evidente che vi è un consistente miglioramento nella diagnosi precoce e un aumento di presa in carico da parte dei servizi specialistici territoriali dei pazienti che soffrono di questo disturbo, indice del fatto che le azioni intraprese dalle istituzioni per migliorare e adeguare i servizi specialistici alle necessità di cura stanno iniziando ad avere buoni risultati.
L’offerta assistenziale sul territorio è ancora disomogenea: molte regioni non si sono ancora adeguate alle indicazioni del Ministero della Salute rispetto alla costituzione della rete assistenziale regionale dedicata. Nelle regioni dove sono presenti reti di servizi diffuse e specializzate nel trattamento dei DCA – Veneto, Umbria, Emilia Romagna, Lombardia – il tasso di ospedalizzazione, che ricordiamo segnala la necessità di un ricovero sostanzialmente salvavita – è molto più basso. Ciò conferma come un intervento precoce a livello territoriale possa evitare l’aggravarsi dei quadri clinici e migliorare la prognosi.
Un altro dato su cui riflettere è rappresentato dalla differenza della mobilità extraregionale, più elevata nelle regioni in cui sono assenti o perlomeno carenti le strutture di cura: Sicilia, Campania, Puglia, Sardegna. Del resto, anche i dati Rencam regionali (Registro nominativo cause di morte) rilevano un numero di decessi con diagnosi correlate ai disturbi dell’alimentazione e della nutrizione complessivamente più alti nelle regioni dove sono scarse o addirittura assenti le strutture di cura (Campania, Sardegna, Sicilia, Puglia) a conferma del fatto che non si muore di anoressia e bulimia , ma si muore per non avere potuto accedere con facilità e tempestività alle cure adeguate.
In vetrina
In occasione della celebrazione della Giornata mondiale contro i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione ricordiamo la preziosa attività portata avanti da Laura Dalla Ragione*, psichiatra e psicoterapeuta, che si occupa da molti anni dei disturbi alimentari tout court e che ha pubblicato i suoi libri per Il Pensiero Scientifico Editore.
La casa delle bambine che non mangiano
Come è potuto succedere che per milioni di giovani il cibo si sia trasformato in un nemico? Qual è la relazione tra il nostro attuale modo di considerare il cibo e di vivere il nutrimento e la strada che quei giovani hanno iniziato a percorrere? Questo libro di Laura Dalla Ragione prende atto del carattere di epidemia sociale che i disturbi del comportamento alimentare hanno assunto negli ultimi decenni e cerca di dare risposte per aiutare chi si trova su quella strada.
Giganti d’argilla
Gli uomini non sono più immuni dai disturbi del comportamento alimentare: da quelli “classici”, come anoressia, bulimia e disturbi da abbuffata compulsiva, a quelli “nuovi”, come l’ortoressia e la bigoressia, più specifici del genere maschile. Nuove forme di disagio che allignano in una certa cultura del benessere, dello sport e del mondo delle palestre coinvolgendo anche i maschi, fino a ieri dispensati da questo tipo di disturbo.
Prigionieri del cibo
Il disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating disorder) è un disordine alimentare ancora poco noto (solo recentemente è stato inserito nel DSM-V), ma molto diffuso. Consiste sostanzialmente nell’abbuffarsi in solitudine di quantità ingenti e indifferenziate di cibo, senza possibilità alcuna di esercitare controllo. Colpisce tutte le fasce d’età e i livelli culturali, con un interessamento del mondo maschile maggiore rispetto agli altri disordini alimentari. Un disturbo che attira sui pazienti uno stigma sociale severo e ingiustificato, come se fossero loro, a causa di cattive abitudini, ad essere responsabili del disagio.
Le mani in pasta
Un testo rivolto a educatori, pediatri e operatori della salute, per rispondere a domande quali “È possibile riconoscere le diverse espressioni delle patologie legate al comportamento alimentare?”, “In che modo si può intervenire per aiutare i bambini, e le loro famiglie, nella difficile ricostruzione di un rapporto sereno con il cibo?”. In questo volume, viene prestata una particolare attenzione al Disturbo selettivo dell’alimentazione e alle sue connessioni con eventi di vita traumatici e con l’autismo.
Cuori invisibili
La diffusione dell’obesità in età evolutiva è in forte aumento in tutto il mondo occidentale e in Italia ha raggiunto proporzioni epidemiche. Siamo il primo Paese in Europa per obesità infantile. Come è potuto accadere nel Paese della dieta mediterranea? Il testo si rivolge agli addetti ai lavori, ai pediatri, ai genitori, agli insegnanti, al mondo dello sport e a tutti coloro che intercettano il cuore invisibile di questi adolescenti e bambini che nessuno vede perché nascosto da un corpo che è diventato una prigione.
* Laura Dalla Ragione ha fondato e dirige la Rete per i disturbi del Comportamento Alimentare della USL 1 dell’Umbria che comprende il Centro palazzo Francisci di Todi, il Centro DAI di Città della Pieve e il centro diurno Nido delle Rondini; docente al Campus Biomedico di Roma, come titolare del Corso sui disturbi del comportamento alimentare; referente scientifico del Ministero della salute per i disturbi del comportamento alimentare; direttore dal 2010 del Master universitario a Perugia Le Buone Pratiche nella cura dei DCA; presidente della Società scientifica per la riabilitazione nei DCA SIRIDAP; coordinatrice, tra gli altri, della Consensus Conference sui DCA dell’Istituto superiore della sanità; direttore del numero verde nazionale SOS Disturbi alimentari della Presidenza del Consiglio e dell’Istituto superiore di sanità; autrice di numerose pubblicazioni sull’argomento pubblicate dal Pensiero Scientifico Editore.
Erica Sorelli
Ufficio Stampa Il Pensiero Scientifico Editore