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Giornata mondiale dell’autismo, pensando a chi fatica doppiamente

Giovedì 2 aprile è la giornata mondiale dell’autismo, istituita nel 2007 dall’Assemblea generale dell’ONU come ricorrenza per richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico. Quest’anno la ricorrenza cade in un momento in cui l’emergenza Covid-19 limita pesantemente la libertà individuale di tutti i cittadini con l’obiettivo di contrastare in modo efficace la diffusione del virus. Se le misure di contenimento possono essere faticose da sopportare –pensiamo soprattutto ai ragazzi più giovani e ai bambini -, le famiglie con ragazzi e bambini autistici sperimentano una condizione doppiamente dura e impegnativa. A causa della loro disabilità, infatti, i bambini autistici hanno bisogno di una routine molto regolare e di programmi piuttosto rigidi che in questo momento tendono invece a saltare. Le reazioni possono essere molto diverse, in base alla gravità e all’età dei soggetti, ma quel che è certo è che per tutti loro si tratta di una prova estremamente gravosa.

A proposito di autismo, Il Pensiero Scientifico Editore ha pubblicato un volume di Maurizio Bonati, responsabile del Laboratorio per la salute materno-infantile dell’Istituto “Mario Negri” di Milano, intitolato Attraverso lo schermo. Cinema e autismo in età evolutiva in cui l’autore invita il lettore ad acuire lo sguardo sul rapporto tra la settima arte e l’autismo, e l’invito non è rivolto soltanto a chi sperimenta quotidianamente la relazione con bambini e ragazzi autistici ma anche all’appassionato di cinema e allo spettatore occasionale. Perché l’autismo è un modo diverso di percepire il mondo e per comunicare con chi è in questa condizione è necessario cambiare attitudine e linguaggio, modificare il proprio sguardo, per vedere “attraverso lo schermo”.

Nel libro “Attraverso lo schermo” si parla di tutti i film che hanno a che fare con l’autismo divisi per categoria: genitori e famiglia, fratelli, scuola, sport, amore e matrimonio, e così via. A questo proposito, Maurizio Bonati nell’intervista pubblicata sul sito del Pensiero, dichiara: “In realtà le categorie non sono state pensate rispetto ai film, ma piuttosto alle criticità della vita quotidiana di chi vive dentro o vicino alle condizioni dello spettro dell’autismo. Una volta definiti, o meglio scelti, gli aspetti più ricorrenti e critici nella gestione, accompagnamento, sostegno e non da ultimo care dei disturbi dello spettro dell’autismo, il compito è stato di vedere/leggere i film secondo questa griglia. Una scelta di campo di dove e da dove porre lo sguardo: dal/del paziente verso il mondo, l’altro, la società”,

Un libro, quello di Bonati, particolarmente utile in questo momento in cui, alle normali difficoltà della vita quotidiana, si aggiungono, per gli autistici e i loro familiari, le difficoltà contingenti legate all’emergenza Coronavirus.

Erica Sorelli
Ufficio Stampa Il Pensiero Scientifico Editore

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