William Hunter e William Smellie: giganti della Medicina, pionieri dell’Ostetricia e quindi benefattori di milioni, miliardi di donne che grazie alle loro scoperte hanno potuto partorire senza problemi. Ma anche assassini senza scrupoli, serial killer spietati in nome della Scienza. L’accusa – davvero clamorosa – arriva dal prestigioso Journal of the Royal Society of Medicine.
Lo storico Don Shelton ipotizza che Smellie e Hunter siano responsabili degli omicidi di 35-40 donne e dei loro bambini ancora non nati avvenuti a Londra. Tra il 1749 e il 1755 e tra il 1764 e il 1774 (il periodo di inattività sarebbe dovuto alla paura di essere scoperti dopo qualche sospetto riguardo alla fonte dei cadaveri utilizzati per i loro studi), da soli o aiutati da malfattori da loro profumatamente pagati i due medici avrebbero sacrificato la vita di tutte queste donne solo per studiare il fenomeno della gravidanza, spinti dalla sete di conoscenza e dalla vanità.
“Sebbene tutto questo suoni incredibile, l’evidenza scientifica desunta dai loro scritti dell’epoca suggerisce anche di peggio”, spiega Shelton, “e cioè che facessero cesarei e interventi chirurgici su donne svenute o appena uccise cercando di estrarre e rianimare i feti. Del resto la grandissima quantità di cadaveri di donne tutte al nono mese di gravidanza e morte prima di partorire analizzate negli Atlanti dei due è sempre sembrata assai sospetta”.
Anthony Kenny, ginecologo e curatore del Museo del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, è costernato: “Questi due medici sono i miei eroi. L’idea che potrebbero essere coinvolti in omicidi è assolutamente devastante per me”.
Fonte
Campbell D. Founders of British obstetrics were callous murderers. The Observer 07/02/2010.
The Shelton DC. Emperor’s new clothes. J R Soc Med 2010; 103: 46-50.