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I pazienti chiedono terapie inappropriate: come dire no?

Quali sono gli approcci da utilizzare quando un medico deve dire no alle richieste pressanti dei pazienti per utilizzare opzioni terapeutiche inappropriate? Lo rivela uno studio pubblicato sugli Archives of Internal Medicine.

Si stima che nel 10% delle visite mediche i pazienti facciano esplicita richiesta di un trattamento, e la maggioranza di questi trattamenti vengono prescritti. Però tali trattamenti spesso non rappresentano l’opzione terapeutica preferita dai medici in questione, specialmente quando il paziente ne è venuto a conoscenza da comunicazioni commerciali o informazioni non controllate presenti su Internet. Ciononostante i medici tendono a usare molta cautela nel rifiutare trattamenti richiesti dai pazienti perché hanno timore di perderne la fiducia. I ricercatori dell’University of California di Sacramento coordinati da Debora A. Paterniti hanno analizzato i dati di un trial randomizzato sul comportamento dei medici di Medicina Generale in risposta alla richiesta di farmaci antidepressivi da parte di pazienti appositamente addestrati. Su 199 visite 84 volte i MMG hanno detto no alle richieste (circa il 40%).

Con quali strategie? Essenzialmente sei:
1. Approfondire il discorso sulle fonti delle richieste
2. Raccomandare piuttosto una visita specialistica
3. Fare una diagnosi diversa dalla depressione
4. Prescrivere farmaci diversi da quelli richiesti
5. Prescrivere esami diagnostici
6. Negare le richieste minimizzando.

“I livelli di soddisfazione dei pazienti però sono nettamente più elevati quando viene utilizzata una strategia più ‘vicina’ al punto di vista del paziente come la 1, la 2 e la 3”, spiega la Paterniti.

Fonte
Paterniti DA, Fancher TL, Cipri CS et al. Getting to “No”: Strategies Primary Care Physicians Use to Deny Patient Requests. Arch Intern Med 2010; 170: 381-388.

david frati

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