In primo piano
I primi 50 anni del Gic
Dal 1971 il Giornale Italiano di Cardiologia accompagna la storia della cardiologia italiana. In occasione del cinquantesimo anniversario della nascita della rivista, tutti i numeri in uscita nel corso del 2021 presentano al loro interno contenuti speciali realizzati proprio per celebrare questo importante traguardo.
Come spiega il direttore Giuseppe Di Pasquale nel numero di gennaio, “ogni fascicolo del 2021 presenterà un editoriale su uno specifico ambito cardiologico affidato ad un personaggio autorevole della cardiologia italiana che abbia vissuto da protagonista l’evoluzione della specialità. In ogni articolo verranno evidenziati i progressi che in 50 anni sono avvenuti in ciascuna area della cardiologia, con un’attenzione particolare a quello che è avvenuto in Italia, insieme ad una visione delle prospettive future. In abbinamento ad ogni editoriale è inoltre prevista la riproduzione di un articolo sullo stesso tema pubblicato nei primi numeri del Giornale. Un flashback su come eravamo”.
La collana del cinquantenario
Il numero di gennaio ospita l’eccellente contributo di Luigi Tavazzi sui progressi nella gestione dello scompenso cardiaco insieme ad un articolo del 1972 che riporta la sintesi di un Simposio della Società Europea di Cardiologia sull’insufficienza cardiaca iniziale tenutosi nel 1970.
Il secondo editoriale della collana del cinquantenario del Giornale Italiano di Cardiologia è dedicato all’imaging cardiaco a cura di Gian Luigi Nicolosi che ha dato un contributo fondamentale alla crescita della cultura ecocardiografica nel nostro Paese. L’autore ripercorre le tappe che dall’ecocardiografia M-mode dei primi anni ’70 hanno portato allo sviluppo delle più moderne tecniche ecocardiografiche bidimensionale, da stress, tridimensionale e Doppler con approccio transesofageo. L’esplosione tecnologica dell’ecocardiografia, che rappresenta una delle rivoluzioni più importanti in campo cardiologico, ha consentito lo studio non invasivo delle più diverse patologie cardiache e con la progressiva miniaturizzazione delle apparecchiature consente oggi al cardiologo clinico il completamento dell’esame obiettivo in ambulatorio o al letto del paziente. In abbinamento all’editoriale di Gian Luigi Nicolosi un flashback di 50 anni costituito da un pioneristico lavoro di ecocardiografia di Carlo Belli et al. della Cardiologia del Niguarda di Milano pubblicato nel Giornale Italiano di Cardiologia del 1971.
Un po’ di storia
Il direttore del Giornale, Giuseppe Di Pasquale, racconta che la ricorrenza dei primi 50 anni del GIC è un anniversario che merita di essere celebrato perché “la storia del Giornale coincide con la storia luminosa della cardiologia italiana che a partire dai primi anni ’70 iniziava ad affermarsi come disciplina autonoma, uscendo dall’alveo della medicina interna. Una celebrazione che non intende essere un amarcord nostalgico, ma parte dalla consapevolezza che la conoscenza del passato è utile per capire il presente, necessaria a costruire il futuro.”
Il Giornale, ricorda Di Pasquale, nasceva nel 1971 per iniziativa dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) della quale divenne l’organo ufficiale e Fausto Rovelli fu il suo primo direttore. All’inizio del nuovo millennio, con la nascita della Federazione Italiana di Cardiologia, l’ANMCO e la Società Italiana di Cardiologia (SIC) decisero coraggiosamente la fusione dei rispettivi giornali in un organo ufficiale unico della Federazione, l’Italian Heart Journal in lingua inglese e l’Italian Heart Journal Supplement in lingua italiana. Nel gennaio 2006, quando la Federazione scelse la via dell’internazionalità varando il Journal of Cardiovascular Medicine, l’ANMCO e la SIC decisero di preservare la rivista in lingua italiana che riacquisì il nome storico di Giornale Italiano di Cardiologia, organo ufficiale dei cardiologi italiani e da quel momento anche dei cardiochirurghi della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca.
Con la nuova stagione iniziata nel 2006, il GIC consolida la sua mission educazionale e l’identità distintiva di strumento di aggiornamento e comunicazione della comunità cardiologica nazionale e a conclusione di questi cenni storici, Di Pasquale chiosa: “Ci piace pensare, forse con un po’ di presunzione, che l’elevata qualità delle cure cardiologiche raggiunta nel nostro Paese è anche in piccola parte merito dell’opera educazionale svolta dal GIC a favore di due generazioni di cardiologi operanti nelle strutture cardiologiche italiane. (…) Diversi sono i Publisher che in 50 anni si sono succeduti. Da parte mia il piacere di potere contare sul prezioso e competente supporto editoriale della Dr.ssa Paola Luciolli insieme alla positiva interazione con il Pensiero Scientifico Editore”.
Erica Sorelli
Ufficio Stampa Il Pensiero Scientifico Editore
Bibliografia
- Di Pasquale G. 1971-2021 – I primi 50 anni del Giornale Italiano di Cardiologia. Back to the future. Giornale Italiano di Cardiologia 2021; 22:1-2.
- Tavazzi L. Progressi nella gestione dello scompenso cardiaco. Giornale Italiano di Cardiologia 2021; 22:3-19.
- Nicolosi GL. Progressi nell’imaging cardiaco: dall’ecocardiografia all’imaging multimodale. Giornale Italiano di Cardiologia 2021; 22:85-94.
Il Giornale Italiano di Cardiologia
Il Giornale Italiano di Cardiologia (www.giornaledicardiologia.it) è l’organo ufficiale dell’Italian Federation of Cardiology e della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca. Pubblica con cadenza mensile editoriali, rassegne, messe a punto sulle più recenti acquisizioni nei vari campi della cardiologia, risultati di studi epidemiologici ed osservazionali, linee guida cliniche, casi clinici e case studies di diagnostica per immagini, valutazioni e commenti di politica sanitaria ed economica, rassegne di management in cardiologia, analisi di appropriatezza e di qualità, annotazioni e opinioni su tutti i campi della cardiologia clinica, rassegne bibliografiche guidate. È indicizzato in INDEX MEDICUS-MEDLINE.