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Il dilemma del diabete da statine

Eric Topol, uno dei più grandi nomi della cardiologia mondiale, commenta i numeri sul diabete indotto da statine negli USA. All’indomani della pubblicazione da parte della Food and Drug Administration(FDA) delle modifiche nella etichetta di sicurezza delle statine, interviene sul New York Times con un articolo dal titolo che non passa inosservato: The Diabetes Dilemma for Statin Users.

L’FDA, l’ente americano che si occupa della sicurezza alimentare e medica, avvisa i pazienti che assumono regolarmente statine che hanno un rischio seppur piccolo di sviluppare il diabete di tipo II. Topol appoggia la scelta dell’FDA perché mette in luce un problema sottovalutato. E per chiarire le dimensione del problema Topol presenta i numeri raccolti in più studi su un totale di 91 mila pazienti trattati con statine o con placebo.

I numeri sono questi. Un paziente ogni 200 trattati con una delle tre statine più potenti in circolazione sviluppa il diabete. Si tratta di una valutazione prudente se si tiene in considerazione che nella gran parte dei trial sulle statine i casi di diabete non sono stati valutati. Inoltre i dati raccolti fanno riferimento a 5 anni di terapia con statine.

Topol non si ferma: trasferisce i numeri estrapolati dagli studi clinici nel contesto statunitense. Più di 20 milioni di americani prendono le statine, ciò equivale a 100 mila nuovi diabetici da statine. Questa non è buona cosa né per il servizio sanitario, né di certo per chi viene colpito da questa malattia cronica.

Insomma, le statine possono dare il diabete di tipo II. Il gioco ne vale la candela nel caso in cui ci sia un guadagno in termini di prevenzione di malattie cardiovascolari che è l’obiettivo della terapia con statine. Ma questo non si verifica in prevenzione primaria, cioè per quei pazienti che non hanno mai avuto una cardiopatia e che prendono le statine per abbassare il rischio. Per loro la riduzione del rischio di avere un infarto o altri eventi cardiovascolari maggiori è solo del 2 per cento. “And we don’t know who the 2 per 100 patients are who benefit or the one per 200 who will get diabetes! Moreover, the margin of benefit to risk is quite narrow.”

Quindi i pazienti trattai con statine che cosa dovrebbero fare? Se le statine vengono prescritte a chi ha già avuto un infarto i benefici superano i rischi. Per gli altri, che sono la maggior parte, non è detto. La terapia antilipemica con statine, dunque, è così necessaria?

Topol conlcude la sua arringa affermando che il problema messo in luce dall’FDA non è poi così piccolo. Non è un problema piccolo a meno che non riteniamo che più di 100 mila nuovi diabetici siano insignificanti. “Il problema del diabete indotto da statine non va sottovalutato”, afferma Topol, almeno finché ci sarà questa overdose da statine.

Fonti
E. Topol. The Diabetes Dilemma for Statin Users. NYT 04.03.2012

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