L’esposizione prolungata all’inquinamento atmosferico aumenta il rischio di tumori polmonari, anche a livelli inferiori a quelli stabiliti dall’Unione europea.
È questo il principale risultato dello studio pubblicato su Lancet Oncology, nell’ambito del progetto ESCAPE (European study of Cohorts for air pollution effects). La ricerca è stata condotta in 9 paesi europei (Svezia, Norvegia, Danimarca, Olanda, Regno Unito, Austria, Spagna, Grecia, Italia), ha coinvolto 310.000 persone seguite per una media di 13 anni. In Italia sono state prese in esame Roma (9500 residenti), Torino (12000 residenti) e Varese (9500 residenti).
“Lo studio ha evidenziato come per ogni aumento nell’esposizione di 10 microgrammi per metro cubo di PM10 il rischio di sviluppare un tumore al polmone aumenti del 22%, mentre per ogni incremento di 5 microgrammi per metro cubo di PM2.5 il rischio aumenta del 18%”, scrive Claudia Galassi (CPO Piemonte), una delle autrici dello studio, e continua, “(…) non sembra esserci una soglia di concentrazione delle polveri al di sotto della quale l’effetto cancerogeno, per quanto di piccola entità, si annulli.”
Anche se il fumo di tabacco è il principale fattore di rischio per il tumore del polmone, l’inquinamento atmosferico ha un impatto rilevante in quanto vi è esposta l’intera popolazione: risultati dei quali si dovrà tenere conto, sia per fissare nuovi limiti, sia per intensificare gli sforzi per ridurre l’inquinamento atmosferico.
Fonti
Raaschou-Nielsen O, Andersen ZJ, Beelen R et al. Air pollution and lung cancer incidence in 17 European cohorts: prospective analyses from the European Study of Cohorts for Air Pollution Effects (ESCAPE). Lancet Oncol 2013 Aug;14(9):813-22. doi: 10.1016/S1470-2045(13)70279-1.
Yorifuji T, Kashima S. Air pollution: another cause of lung cancer. Lancet Oncol, 14 (9): 788-789, 2013.
Cleaning our polluted skies (editorial). Lancet Oncol, 14 ( 9): 787, 2013