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Interazioni tra farmaci: le vere relazioni pericolose

I medici dovrebbero tenere conto di centinaia di interazioni potenziali tra farmaci quando prescrivono una terapia, e la lista si allunga ogni giorno mano a mano che le interazioni vengono scoperte. L’aumento dei farmaci sul mercato fa aumentare anche il pericolo di interazioni dannose, soprattutto tra gli anziani che sono i maggiori consumatori di farmaci. Lo sottolinea un articolo pubblicato da The Scientist.

Gli anziani che seguono terapie farmacologiche multiple sono decine di milioni, tutti a rischio di interazioni dannose tra farmaci. Spiega Chris Bode, farmacologo e vicepresidente del Corporate Development presso Absorption Systems: “Raramente le interazioni tra farmaci derivano dall’interazione tra due molecole: il link è spesso indiretto e complicato dalla compartimentalizzazione cellulare e biochimica, quindi è molto difficile prevedere le interazioni dannose prima di immettere sul mercato un farmaco. Basti pensare che prima degli anni ’90 l’unico modo di osservare un’interazione tra farmaci era osservare un paziente”. Le interazioni – si badi bene – non necessariamente vietano di prescrivere due certi farmaci assieme: ma i farmacologi devono sviluppare schemi di somministrazione che tengano conto del tipo di interazione. “Più riusciamo a scoprire sulle interazioni tra farmaci e meno saremo costretti a curare gli effetti collaterali piuttosto che le patologie primarie”, chiosa Bode.

Fonte: Bode C. Dangerous liaisons. The Scientist 2010; 24(5):38.

david frati

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