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Interventi sanitari e comparative effectiveness research
Un numero speciale del JAMA raccoglie ricerche sugli interventi per migliorare gli esiti in comuni e gravi condizioni cliniche: studi osservazionali che illustrano problemi clinici per i quali sono poco praticabili studi randomizzati controllati. Tra le procedure messe a confronto: interventi di emergenza con elicotteri vs mezzi di terra in persone adulte con traumi gravi; nefrectomia parziale vs nefrectomia radicale nel cancro renale in stadio precoce; diversi tipi di radioterapia nel cancro alla prostata; due diversi approcci chemioterapici nel NSCLC avanzato. Fanno da cornice a questi esempi pratici di comparative effectiveness research (CER) una serie di interventi a carattere metodologico sulle sfide e le peculiarità di tale tipo di ricerca.
Il forte interesse per la CER, spiegano Robert M. Golub e Phil N Fontanarosa del JAMA, “si basa sulla speranza che i risultati della CER possano fornire informazioni per aiutare i clinici nel prendere decisioni basate sulle evidenze, che includano le preferenze delle pazienti e dei pazienti, che siano formulati con una prospettiva centrata sul paziente e, infine, che migliorino la qualità dell’assistenza e contribuiscano a controllare i costi dell’assistenza sanitaria”.
Come scrive Luciana Ballini (ASSR, Regione Emilia-Romagna) su Politiche Sanitarie è importante riorientare la ricerca perché “… gli attuali paradigmi della ricerca non forniscono risultati fruibili dai decisori, in quanto votati alla eventuale grande scoperta, dipendenti dalla sponsorizzazione dell’industria, finalizzati ad ottenere licenze e indifferenti sia alla valutazione della efficacia non sperimentale che al confronto tra trattamenti alternativi.”
Per saperne di più
Dall’articolo di Luciana Ballini riprendiamo un approfondimento sulla CER:
“La CER viene così definita dall’Institute of medicine (IOM) la produzione e sintesi di evidenze che confrontano i benefici e i danni di metodi alternativi per prevenire, diagnosticare, trattare e monitorare una condizione clinica o per migliorare l’assistenza. Lo scopo della CER è fornire risposte a consumatori, professionisti sanitari, acquirenti e responsabili di politiche sanitarie su quali interventi sono maggiormente efficaci, per quali pazienti e in quali situazioni, aiutandoli ad assumere decisioni informate in grado di migliorare l’assistenza sia a livello individuale che di popolazione. Le sue caratteristiche principali quindi consistono nell’avere come destinatari i decisori di scelte assistenziali, sia nella pratica clinica che nella politica sanitaria; nel mettere a confronto almeno due interventi alternativi tra loro; nell’analizzare sia i benefici che i danni in popolazioni e sottopopolazioni di pazienti; nell’esaminare i risultati nella pratica assistenziale e nell’utilizzare metodi e fonti di dati congruenti con le informazioni necessarie alle decisioni in esame.”
Bibliografia