In primo piano
L’ABC della ricerca clinica
L’ideazione di nuovi trattamenti si accompagna quasi invariabilmente a incertezze relative ai loro effetti e alla loro efficacia – è molto raro che gli effetti dei trattamenti siano chiaramente e indubitabilmente evidenti. Ne discende la necessità di utilizzare sperimentazioni corrette ed accurate per identificare quali risultati siano affidabili. Senza una valutazione corretta, ossia priva di errori sistematici, si rischia di considerare utili trattamenti inutili o addirittura dannosi e, per converso, trattamenti utili rischiano di essere abbandonati come privi di efficacia. Non è sufficiente che una teoria sull’efficacia di un trattamento suoni convincente, deve essere provata. Infatti alcune teorie che avevano predetto l’efficacia di un trattamento sono state smentite da prove successive, così come è accaduto anche il contrario.
Con l’obiettivo di aiutare la cittadinanza a gestire nel modo migliore l’inevitabile incertezza che, soprattutto nel momento attuale, scaturisce dall’avvicendarsi di notizie spesso contraddittorie sull’efficacia e sugli effetti di alcuni farmaci, l’Agenzia italiana del farmaco ha messo online su YouTube quattro video, realizzati dal Pensiero Scientifico Editore, in cui il direttore generale Nicola Magrini si rivolge ai cittadini affrontando in particolare quattro quesiti che risultano fondamentali quando si parla di ricerca sul farmaco:
- perché la randomizzazione è essenziale?
- perché è importante la dimensione del campione di studio?
- a cosa servono gli studi osservazionali e la farmacovigilanza?
- perché le indicazioni all’uso dei farmaci possono cambiare nel tempo?
Allo stato attuale delle cose, la diffusione di questo tipo di conoscenze è particolarmente importante in quanto una delle condizioni necessarie per il cambiamento è rappresentata proprio da un maggior coinvolgimento dei cittadini riguardo ai rischi di errore nella valutazione dell’utilità dei trattamenti. Dal momento che è difficile far entrare nella “cultura generale” una delle più importanti caratteristiche della ricerca scientifica – ovvero lo spirito critico necessario a riconoscere e a ridurre gli errori – dobbiamo incrementare in modo significativo gli sforzi per migliorare la comprensione di questi concetti e farli entrare definitivamente nel processo di formazione di tutti i cittadini.
Erica Sorelli
Ufficio stampa Il Pensiero Scientifico Editore