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La mente di Pinocchio al Cagliari FestivalScienza 2023

L’associazione ScienzaSocietàScienza, organizzatrice della XVI edizione del Cagliari FestivalScienza, che quest’anno si terrà dal 9 al 14 novembre 2023 e avrà come tema la “Scienza in Movimento”, ha invitato Gianfranco Denes a tenere una presentazione del suo libro La mente di Pinocchio. Neuroscienze fra memoria, bugie e fake news pubblicato da Il Pensiero Scientifico Editore.

L’Associazione ScienzasocietàScienza, attraverso l’organizzazione di manifestazioni dedicate alla scienza e ai suoi rapporti con la società, si propone di portare il pubblico a contatto col mondo della scienza. L’obiettivo è quello di stabilire connessioni tra il mondo della cultura umanistica e quello della cultura scientifica, per suscitare una maggiore consapevolezza riguardo alle trasformazioni e ai cambiamenti che la scienza induce nella vita di tutti i giorni.

In quest’ottica, il libro di Gianfranco Denes, rivolto a psicologi e neurologi, ma anche a un pubblico non specialistico, interessato a comprendere le basi anatomiche e funzionali dei processi mentali si inscrive perfettamente nel disegno progettuale della manifestazione. L’autore, neuropsicologo e neurolinguista, presenta un affascinante excursus fra i meccanismi neurali e cognitivi che stanno alla base del mentire, analizzando i sistemi di memoria, le loro basi neuronali e funzionali e come queste si instaurino ed evolvano. Illustra altresì i metodi, clinici e strumentali, usati per riconoscere una bugia, la loro validità e soprattutto i loro limiti.

Vale la pena ricordare che La mente di Pinocchio ha vinto il Premio nazionale di divulgazione scientifica che ogni anno si propone di promuovere e diffondere la cultura scientifica attraverso un concorso rivolto alle migliori produzioni editoriali sull’argomento, nella sezione “Scienze della vita e della salute”.

Riportiamo di seguito la descrizione dell’intervento che Denes rivolgerà agli studenti di scuola secondaria superiore che prenderanno parte all’evento: “Siamo nati per credere, ma presto si impara a mentire: i presupposti, presenti già a due anni sono la finzione (il bambino adopera la banana o attualmente un oggetto quadrato come un telefono) o l’uso dell’imperfetto narrativo io ero la mamma e tu il papà. In questa chiacchierata cercherò di definire, in termini neurologici e funzionali quali siano i meccanismi che ci consentono di contraddire il principio di verità sia coscientemente, come nelle bugie, o come effetto id un danno cerebrale in cui gli aspetti negativi, l’amnesia, possono accompagnarsi alla produzione di bugie in buona fede o confabulazioni: la loro analisi è essenziale per comprendere come nella nostra mente è organizzato il passato e riportato nel presente.

La bugia non emerge spontaneamente come la verità, ma necessita della messa in opera di almeno tre componenti: l’inibizione della risposta vera; lo spostamento dalla risposta vera a quella falsa; il mantenimento della risposta, sia vera che falsa o inventata di proposito, in memoria, mentre si formula la risposta. Il substrato neurologico è ovviamente complesso, coinvolgendo il sistema di memoria, sia a lungo che a corto termine, e la capacità dii intuire lo stato mentale della persona cui si mente. La risposta falsa deve essere infatti plausibile, altrimenti viene immediatamente identificata e catalogata come fandonia o fantasticheria.

Scoprire le bugie è spesso difficile e il risultato delle varie tecniche sperimentali (la macchina della verità) è quanto meno discutibile. Infine, la bugia è spesso è rivolta a se stesso, come nell’autoinganno (crediamo di essere migliori di quanto siamo) o ad un pubblico vasto, diventando virale: lo scollamento crescente fra storia e memoria, fra la conoscenza dei fatti storici e la loro mistificazione assieme alla facilità di diffusione è alla base della popolarità delle fake news, il cui contenuto spesso risponde ai nostri desideri.”

Erica Sorelli
Ufficio Stampa Il Pensiero Scientifico Editore

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