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Le 10 lezioni di ASCO 2010

Le informazioni e le novità apprese durante i grandi congressi internazionali a volte faticano a farsi strada nella pratica clinica quotidiana, e spesso un medico quando torna a casa non apporta significative modifiche alla sua attività professionale, anche se invece sarebbe opportuno accadesse. Un importante oncologo statunitense ha stilato un vero e proprio decalogo nel quale elenca i 10 cambiamenti che ha apportato alla sua pratica clinica quotidiana, dopo aver partecipato al meeting 2010 dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) a Chicago.

Jeffrey Kirshner, primario di Oncologia al Community General Hospital di Syracuse e Director of Research degli Hematology Oncology Associates of Central New York, spiega: “Dopo esser tornato dall’ASCO di giugno ho deciso di tramutare subito in pratica clinica quotidiana i dati più importanti tra quelli presentati nell’ambito del Congresso, e così ho isolato dieci cambiamenti da apportare alla gestione dei miei pazienti”.

Ecco i 10 punti:

1. Informare le mie pazienti affette da tumore della mammella e i colleghi chirurghi che le hanno in cura che non è necessario effettuare dissezione linfonodale dell’ascella, anche se il linfonodo sentinella è positivo, se non ci sono noduli clinicamente palpabili, se i linfonodi sentinella positivi sono meno di tre, se non sono presenti noduli fusi tra loro, se il tumore primario è <2cm (T1), se le pazienti trattate con lumpectomia vengono sottoposte a radioterapia sull’intera mammella e ricevono una adeguata terapia adiuvante. 2. Rendere noto alle pazienti con tumore della mammella HER-2 positivo di stadio I con più di 70 anni di età che la radioterapia post-lumpectomia nel loro caso è inutile e l’opzione terapeutica più efficace in questo profilo di pazienti consiste in 5 anni di terapia ormonale adiuvante. 3. Raccomandare ai patologi di smettere di effettuare immunoistochimica (IHC) sui linfonodi sentinella, perché l’IHC non deve influenzare le scelte terapeutiche, come dimostra lo studio ACOSOG. 4. Prendere in considerazione l’utilizzo di denosumab invece di acido zoledronico per il trattamento delle metastasi ossee dolorose, specialmente in pazienti con funzione renale marginale. 5. Trattare il carcinoma della prostata localmente avanzato con una combinazione di radioterapia e deprivazione androgenica. 6. Sottoporre a biopsia le nuove metastasi delle pazienti con tumore della mammella, quasi un terzo infatti mostrano dati cellulari discordanti dalle prime biopsie. 7. Prendere in considerazione l’utilizzo del solo temozolomide nei pazienti affetti da glioblastoma multiforme più anziani, perché non sembrano trarre benefici dalla radioterapia. 8. Trattare con NSAID (antinfiammatori non steroidei) i pazienti sotto pegfilgrastim per diminuire sensibilmente incidenza, durata e severità dei dolori ossei. 9. Suggerire discipline come lo yoga a pazienti oncologici che soffrano di insonnia grave e fatigue. 10. Prendere in considerazione l’utilizzo di folfirinox invece che di gemcitabina nei apzienti con tumore pancreatico in buona forma fisica, riservando la gemcitabina alla seconda linea di trattamento.

david frati

Fonte
Kirshner J. 10 Practice changes I will make based on presentations at the 2010 ASCO meeting. OncologyStat 12.10.2010.

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