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Le donne e i loro corpi
Parlare di donne comporta, ancora, e inevitabilmente parlare del loro corpo. Corpo che genera, che seduce, che nutre, corpo umiliato, violentato, annientato.
Non a caso una delle iniziative di maggior successo degli ultimi anni in difesa della dignità delle donne si chiama “Il corpo delle donne”: la promotrice, Lorella Zanardo, dopo aver girato l’omonimo documentario, ha scritto anche un libro, cura un sito e tiene conferenze in tutta Italia.
Un classico del femminismo, del 1971, si intitolava proprio Our Bodies, Ourselves (in italiano Noi e il nostro corpo, Feltrinelli). Nato da un pamphlet scritto da dodici femministe di Boston, secondo il New York Times è “il libro americano più venduto su tutti gli aspetti della salute femminile”. Il volume è arrivato oggi alla sua nona edizione (2011, 825 pagine) ed è stato tradotto il 26 lingue e in braille. Richard Smith sul blog che cura per il BMJ ha scritto che il libro “fu il primo a sottolineare che la salute non riguarda solo le persone esperte nella materia, ma riguarda anche le donne, e gli uomini. Ora è un’idea ampiamente condivisa, ma che era radicale negli anni Settanta”.
Ogni discorso che parli di diseguaglianze e iniquità, anche nella salute, deve confrontarsi con le tematiche femministe. Eppure proprio la parola “femminismo” latita su alcune delle principali riviste mediche internazionali. Jane Smith, vicedirettrice del BMJ ha fatto i conti e ha trovato, nella sua rivista, 102 occorrenze per “feminism” e 302 per “feminist”; sul Lancet però ha trovato 23 volte “feminism” e nessun “feminist”.
E chissà se al prossimo aggiornamento del giuramento professionale di medici, mediche, odontoiatre e odontoiatri qualcuno si ricorderà di cambiare il secondo articolo che recita (ringrazio Manuela Baroncini per la segnalazione):
“(giuro) di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale”.
Buon 8 marzo: dicono che, visti i tempi, sarebbe meglio chiamarla giornata delle donne, c’è ancora troppo poco da festeggiare. Vedi il video L’8 marzo in due minuti, che il Telefono Rosa propone per denunciare la violenza sulle donne.
Fonti
Richard Smith. What has feminism done for global health? January 26, 2012
Horton R. Offline. Small acts of kindness. Lancet, 2012; 379 (9814): 396
Lorella Zanardo. Il Corpo delle donne. Feltrinelli, 2010.