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Medicina in rete, tra Zika, stili di vita e outsider
Forse non sono i migliori, forse non sono i più rivoluzionari, ma sicuramente sono i più noti: sono gli articoli scientifici più popolari del 2016. Quelli che hanno avuto maggiore risonanza in rete, secondo la metrica alternativa (altmetric).
Grande attenzione al virus Zika, con 6 articoli tra i primi 100 classificati: la diffusione del virus in Brasile, che ha ospitato le Olimpiadi 2016, e il possibile legame con l’impennata dei casi di microcefalia nello stesso paese sono sicuramente fattori che hanno contribuito a focalizzare l’attenzione dei media sull’argomento (vedi anche la newsletter BMV, gennaio 2016).
Tra gli articoli di medicina e salute, svetta in classifica l’analisi del BMJ sugli errori medici come “terza causa di morte negli USA”, anche se non viene inclusa nei certificati medici o nelle consuete classifiche sulle cause di morte.
Ampio spazio anche a stili di vita, sovrappeso e loro ruolo nelle patologie oncologiche e cardiovascolari. Ricapitolando: l’obesità sta aumentando a livello globale (Lancet), e nei paesi più ricchi è associata a peggiori condizioni socioeconomiche; negli Stati Uniti le persone nelle fasce di reddito più basse hanno una speranza di vita inferiore di 10-15 anni (JAMA); l’attività fisica è associata a un rischio inferiore di tumori (JAMA Internal Medicine), e può attenuare, o perfino eliminare, la nefasta associazione tra tempo trascorso da seduti e la mortalità (Lancet). Però non riponete troppe speranze nelle app per monitorare la dieta e l’attività fisica: secondo un articolo orginale del JAMA non influiscono sulla perdita di peso.
Se volete vivere più a lungo, tenete in attività anche la vostra mente e l’immaginazione: secondo una comunicazione breve pubblicata su Social Science & Medicine, ci sarebbe un’associazione tra l’abitudine alla lettura (a patto di non rimanere troppo a lungo stesi sul divano…) e la longevità.
Al centesimo posto, nella classifica della metrica alternativa, troviamo l’editoriale della rivista Heart sugli effetti negativi della solitudine e dell’isolamento sociale sulla salute mentale e sul rischio di patologie cardiache.
Morale? Fare attività fisica, preferibilmente in compagnia, contrastare l’obesità e leggere sono tutte azioni quotidiane che contribuiscono al benessere e alla forma fisica.
Last, but not least: l’autore, dell’articolo scientifico più popolare in rete è decisamente un outsider: è Barack Obama, che ha pubblicato sul JAMA “United States Health Care Reform. Progress to Date and Next Steps” sulla riforma sanitaria conosciuta come ObamaCare… nei prossimi mesi vedremo cosa ne rimarrà con la “TrumpCare”.
Guarda la lista completa su Altmetric.
Arabella Festa
Notizia pubblicata su Biblioteca Medica Virtuale