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Ortopedici basati sulle prove

Nella splendida cornice di un resort tra i due laghi di Bracciano e Trevignano, venti ortopedici di varie città italiane si sono confrontati sulle nuove metodologie della chirurgia artroscopica della spalla. L’incontro è stato caratterizzato da alcuni elementi che potrebbero essere presi a esempio da chiunque pensasse di organizzare qualcosa di simile anche in altre discipline.

1. Selezione dei partecipanti senza alcun filtro predefinito, essendo stata semplicemente basata sull’accettazione delle domande man mano che pervenivano.

2. Rapporto docenti-partecipanti 8:20. Quindi, quasi un docente per ogni discente. È da considerare però che con il termine “docente” si identificava una delle persone che avrebbe curato una relazione o un approfondimento; docente che si calava nei panni di discente immediatamente esaurito il proprio compito.

3. Introduzione al seminario a carattere metodologico per concordare/definire un lessico condiviso, sottolineare i punti critici, delineare con chiarezza i passaggi lungo i quali si sarebbe sviluppato il workshop.

4. Costante disponibilità al confronto informale ma puntuale e attento nel corso delle relazioni, frequentemente interrotte e arricchite da integrazioni e osservazioni dei partecipanti.

5. Assenza di qualsiasi interferenza da parte dello sponsor Johnson & Johnson, che ha anzi fatto intervenire al workshop alcuni Manager del proprio staff, nella evidente convinzione si trattasse di un’opportunità importante di qualificazione personale.

luca de fiore

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