In primo piano
Patologie infantili di lunga durata: padri in prima linea
Una review narrativa su Health Expectations, sui padri che si confrontano con malattie infantili impegnative (per es. asma, diabete, epilessia, tumori), cerca di fare luce su un tema finora poco indagato, estrapolando dati e informazioni da 35 articoli sull’argomento.
Le conclusioni della rassegna sono abbastanza intuitive: il coinvolgimento dei padri nell’assistenza di figli e figlie può avere un impatto positivo sul buon funzionamento della famiglia e sul benessere dei padri stessi, delle madri e della prole.
L’articolo racconta però molto altro, e fornisce una serie di indicazioni sulle esigenze dei padri e su come coinvolgerli nell’assistenza. Alcuni messaggi chiave:
Dare la possibilità ai padri di incontrare il personale sanitario anche da soli, in modo che si sentano più liberi di esporre le loro preoccupazioni (talvolta possono essere preferibili interlocutori maschili).
Di cos’altro hanno bisogno i padri? valutano positivamente la possibilità di contare sul confronto con padri nella stessa condizione; anche un buon rapporto con il proprio stesso padre aiuta ad affrontare lo stress legato alla situazione.
I vantaggi del coinvolgimento della figura paterna sono oltretutto durevoli e si continuano ad apprezzare durante l’adolescenza e nella prima età adulta, con una migliore adesione ai trattamenti da parte di figlie e figli.
Fonte
Swallow V, Macfadyen A, Santacroce S and Lambert H. Fathers’ contributions to the management of their child’s long-term medical condition: a narrative review of the literature. Health Expectations, 2012; 15: 157–175.
Per approfondire…
Fulvio Ervas. Se ti abbraccio non aver paura. Marcos y Marcos, 2012.
Giuseppe Pontiggia. Nati due volte. Mondadori, 2000.