La peer review è considerata lo strumento fondamentale per garantire la qualità dell’informazione scientifica. Eppure, da oltre venticinque anni viene messa in discussione non soltanto la capacità di questo strumento di filtrare in modo efficace la produzione scientifica, ma anche l’etica di un percorso che può danneggiare i ricercatori più giovani, discriminare le autrici donna, ritardare la condivisione di risultati importanti, penalizzare la vera innovazione o i ricercatori realmente capaci di pensare out-of-the-box. Uno strumento in crisi, dunque, ma di cui non si riesce a fare a meno. È possibile immaginare dei correttivi?
Se ne parlerà giovedì 29 aprile in una sessione plenaria del convegno di annuale dell’Associazione italiana di epidemiologia, organizzata dal gruppo Aie giovani con il patrocinio del progetto Forward, dell’Associazione italiana di oncologia medica e dell’Associazione Alessandro Liberati, a cui sarà possibile accedere dal seguente link: https://us02web.zoom.us/j/89058167111
Peer review: quali cambiamenti possiamo immaginare?
Giovedì 29 aprile, dalle 14.45 alle 17.00