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Il personale precario continua l’occupazione dell’Iss
Dal 21 novembre l’Istituto superiore di sanità (Iss) è occupato dalla lavoratrici e dai lavoratori precari, in attesa di stabilizzazione. Il presidente dell’Iss, Walter Ricciardi, a due giorni dall’inizio dell’occupazione, esprimeva “profonda preoccupazione per il rinvio al Senato dell’emendamento relativo allo stanziamento finanziario per risolvere il problema del precariato storico presso questo Istituto a fronte di un impegno assunto e mantenuto dal Ministro della salute e da quello della Funzione pubblica di presentare in Parlamento una proposta di soluzione dell’annoso problema anche tramite specifici finanziamenti, a cui hanno trovato copertura anche su capitolo specifico del Ministero della salute”. E ha aggiunto: “Si confida pertanto che l’iter legislativo possa, come confermato da Palazzo Chigi, trovare positiva conclusione nella discussione al Senato e, anche in considerazione dell’annunciata disponibilità delle risorse, che l’auspicata approvazione possa giungere rapidamente per risolvere definitivamente la situazione ormai insostenibile delle centinaia di lavoratori precari che hanno garantito in tutti questi anni lo svolgimento di funzioni essenziali per la vita del Paese e la salute dei suoi cittadini”.
Un blocco assunzionale che dura ormai da 7 anni e che ha tolto alle ultime generazioni di ricercatori la possibilità di essere assunti a tempo indeterminato. Lavoratori che si sono fortemente impegnati nelle tematiche di salute pubblica, che partecipano a tutti i programmi del Servizio sanitario nazionale. Proprio per far conoscere la rilevanza della loro attività, sono in preparazione una serie di presentazioni per divulgare anche lavori molto specifici, nel settore ambientale, o nelle malattie infettive, nell’epidemiologia: pillole di informazione che possano spiegare anche alla collettività qual è il lavoro dell’Iss, sia dei precari sia dei lavoratori a tempo indeterminato, e il beneficio che la comunità ne trae giornalmente, anche se non se ne accorge.
Claudio Argentini, del Coordinamento nazionale di Usb pubblico impiego e che è uno degli occupanti dell’Iss, invita a visitare la pagina Facebook e il profilo Twitter, @IssOccupato, “dove è possibile seguire l’evoluzione dell’occupazione e dove si possono trovare delle rubriche in cui conoscere chi sono gli occupanti e quale è la loro funzione di servizio al cittadino”.