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Produzione scientifica: un’analisi di genere
Qual è il rapporto tra la produzione scientifica femminile e quella maschile? Quante le citazioni, in una prospettiva di genere?
Su Nature Cassidy Sugimoto (Indiana University, Bloomington) et al. hanno reso noti i risultati della loro ricerca, in cui hanno classificato per genere più di 27 milioni di autori di quasi 5.5 milioni di articoli, pubblicati tra il 2008 e il 2012. È risultato che nella maggioranza dei paesi gli articoli pubblicati da ricercatrici sono meno della metà di quelli dei ricercatori e che gli articoli con le donne come primo o ultimo autore ricevono meno citazioni degli articoli con uomini come primo o ultimo autore.
Se però restringiamo il campo di osservazione all’Italia, il panorama migliora.
In un post del suo blog Arturo Robertazzi riporta i dati italiani (si possono verificare andando a esplorare i grafici interattivi).
– Tra il 2008 e il 2012, in Italia sono stati pubblicati 259.151 articoli scientifici.
– Il rapporto donna/uomo, nella produzione di articoli italiani, risulta pari allo 0.67 (la parità si raggiungerebbe con un valore di 1). Negli altri paesi occidentali il rapporto è: 0.60 per la Spagna, 0.51 per la Francia, 0.43 per gli Stati Uniti, 0.42 per Gran Bretagna, 0.34 per Germania e Svizzera e 0.19 per il Giappone.
– Le italiane “prime autrici” ricevono in media 1.12 citazioni ad articolo, gli uomini, 1.25, con un rapporto donna/uomo pari a 0.90.
La situazione in campo medico sembrerebbe ancora migliore, almeno secondo un articolo del 2009 (Giovanni Abramo et al., CNR, Roma) sulla produttività scientifica in un’ottica di genere: “indipendentement dal loro ruolo le donne risultano più attive dei colleghi maschi nel campo delle scienze mediche, dell’agricoltura e della veterinaria (…). Nelle scienze mediche (disciplina che rappresenta il 32% dell’intero campo della ricerca per professioniste/i convolti) , il confronto indica una performance femminile non inferiore a quella maschile in 10 settori disciplinari su 28 per qualità della produzione scientifica e in 11 su 28 per quantità”.
Concludendo, c’è ancora molta strada da fare, ma molta ne è stata già fatta.
arabella festa
FontiLarivière V, Ni C, Gingras Y, Cronin, Sugimoto CR. Bibliometrics: Global Gender Disparities in Science. Nature, Dec. 12, 2013, DOI: 10.1038/504211
Abramo G, D’angelo CA, Caprasecca A. Gender differences in research productivity: A bibliometric analysis of the Italian academic system. Scientometrics, 2009, 79: 517-539 doi: 10.1007/s11192-007-2046-8