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Qualità e sicurezza: come accelerare il cambiamento?
Perché il movimento per la qualità e la sicurezza ci mette così tanto a migliorare l’assistenza?
Sull’International Journal of Clinical Practice, provano a rispondere Grant Phelps (Deakin University, Australia) e P. Barach (University College, Cork, Irlanda): sostengono che bisogna iniziare con la consapevolezza che il “core business” dell’assistenza è proprio l’erogazione e la ricezione dell’assistenza. Sono i cittadini e i clinici che devono stabilire l’agenda, confrontarsi con l’organizzazione sanitaria e dare voce alle esigenze della pratica clinica.
Come? Phelps e Barach forniscono una serie di indicazioni a partire dall’erogazione dell’assistenza, passando per il livello organizzativo, fino al livello di sistema.
Riportiamo qui sinteticamente le indicazioni che vedono direttamente coinvolti i clinici e i pazienti.
I clinici possono…
• mettere il paziente al centro di ogni loro azione,
• assumersi la responsabilità di un’erogazione dell’assistenza sicura e di elevata qualità,
• migliorare e armonizzare il processo dell’assistenza, la qualità e la sicurezza,
• essere consapevoli delle politiche sanitarie,
• formare ottimi gruppi di lavoro,
• ammettere gli errori, porgere le scuse e lavorare perché non si ripetano,
• lavarsi le mani (indicazione seguita da punto esclamativo).
A livello organizzativo inoltre…
• favorire l’ascolto della voce e delle storie dei pazienti,
• incoraggiare i dirigenti ad ascoltare la loro voce e quella dei pazienti.
I cittadini possono…
• partecipare: il sistema esiste per la comunità e i suoi input possono aiutare a migliorarlo,
• collaborare con i clinci e le organizzazioni per migliorare l’assistenza,
• sostenere i pazienti.
La chiave per migliorare l’assistenza, concludono Phelps e Barach, è mettere il paziente e il clinico al centro e coinvolgerli in ogni fase del processo.
Per approfondire
L’articolo nasce in risposta a un contributo pubblicato nel 2013 sul BMJ: What went wrong with the quality and safety agenda? Una analisi utile per fare un punto della situazione su quanto è stato fatto e quanto (e cosa) resta da fare.
FontiPhelps G, Barach P. Why has the safety and quality movement been slow to improve care? Int J Clin Pract 2014; 68: 932–935.
Buist M, Middleton S. What went wrong with the quality and safety agenda? BMJ 2013; 347: f5800.