Da uno studio cross-sezionale multicentrico condotto in nove università italiane (Torino, Padova, Firenze, Brescia, Ferrara, Varese, Udine, Palermo e Salerno), frutto di un questionario spedito a 750 studenti e studentesse al 3° anno di corso (di età compresa tra i 18 ed i 29 anni), risulta che un futuro medico su cinque fuma (prevalenza del 20,4%: il 22,4% tra i maschi ed il 19,1% tra le donne). Soltanto il 10% degli studenti di medicina riferisce di aver ricevuto un training specifico riguardante le tecniche per smettere di fumare. L’analisi multivariata evidenzia che gli studenti delle Facoltà mediche del Sud Italia fumano più degli altri (OR = 2.00; 95% CI: 1.03-3.97).
L’incidenza dei fumatori tra i medici è quindi paradossalmente assai vicina, se non quasi sovrapponibile, con quella della popolazione generale, se è vero che in Italia i fumatori sono ancora 11 milioni e la loro percentuale è del 21,7% dei cittadini.
Lo studio – pubblicato su Tumori – evidenzia l’esigenza di integrare nel curriculum medico un training per la prevenzione e la cessazione del fumo, in modo che i medici stessi possano rappresentare un buon esempio per i pazienti. L’87,7% del campione, infatti, ha sottoscritto l’esigenza di introdurre programmi specifici di training per la cessazione del fumo per gli operatori sanitari, medici in testa.
Fonte
Saulle R, Bontempi C, Baldo V, Boccia G, Bonaccorsi G, Brusaferro S, Donato F, Firenze A, Gregorio P, Pelissero G, Sella A, Siliquini R, Boccia A, La Torre G. GHPSS multicenter Italian survey: smoking prevalence, knowledge and attitudes, and tobacco cessation training among third-year medical students. Tumori 2013; 99: 17-22.