Come gestire al meglio la terapia farmacologica di soggetti anziani con più patologie e che devono assumere molti farmaci diversi?
Un articolo sul JAMA cerca di rispondere a tale domanda, partendo dal caso di un paziente di 84 anni con pluripatologie e che assume 13 farmaci diversi.
“Il compito del clinico”, secondo gli autori dell’articolo, Steinman e Hanlon, “non è stabilire se vengono somministrati troppi, o troppo pochi, farmaci, ma stabilire se la persona sta assumendo i farmaci giusti, adatti alla sua situazione individuale, alle sue comorbidità, agli obiettivi di cura, alle preferenze, e alla capacità di aderenza al regime terapeutico”.
Ma come fare con la cronica mancanza di tempo che affligge la pratica quotidiana? “Concentrarsi sui farmaci più pericolosi e su quelli con i più alti benefici”, rispondono gli autori, “può dare buoni risultati con un limitato investimento in termini di tempo”.
Ecco le tappe per razionalizzare la terapia farmacologica
– Raccogliere informazioni complete sui farmaci che sta assumendo la/il paziente
– Verificare l’aderenza al regime terapeutico
– Informarsi sulle priorità del/della paziente
Nella parte dedicata all’eventuale cambiamento del regime terapeutico vengono fornite indicazioni sui criteri da seguire per sospendere o sostituire determinati farmaci o per cambiare i dosaggi, per migliorare l’aderenza al nuovo regime e per il monitoraggio.
Un processo complesso, dunque, reso più semplice dai numerosi consigli pratici dei quali è ricco l’articolo, basati sulle evidenze, sull’esperienza e sul buon senso.
Fonti:
Avorn J. Medication use in older patients. Better policy could encourage better practice. JAMA. 2010; 304(14): 1606-1607. doi:10.1001/jama.2010.1495
Steinman MA, Hanlon JT. Managing medications in clinically complex elders. JAMA. 2010; 304(14): 1592-1601. doi:10.1001/jama.2010.1482
Sull’argomento leggete anche:
Iaccarino P (SIMG Napoli). Terapia farmacologica negli anziani. Problemi e possibili interazioni.