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Richard Horton su “openDemocracy”, è questione di priorità
Sul sito openDemocracy è uscita una bella recensione al libro di Richard Horton Covid-19. La catastrofe. Cosa non ha funzionato e come evitare che si ripeta appena pubblicato in Italia dal Pensiero Scientifico Editore. Nel volume, il direttore del Lancet, esamina da un lato le azioni intraprese dai governi di tutto il mondo per fronteggiare l’emergenza, e dall’altro le decisioni mancate e responsabili dei ritardi che hanno permesso al virus di diffondersi da Wuhan al resto del mondo. La risposta globale alla pandemia di Covid-19, sostiene Horton, si è rivelata uno dei più grandi fallimenti politici e scientifici della nostra storia recente. Eppure conoscevamo il rischio perché già dagli anni Ottanta si parlava del pericolo pandemia e all’inizio del 2020 era chiaro a tutti che un virus devastante stava provocando una vera tragedia in Cina. Ciononostante, il mondo ha preferito ignorare gli avvertimenti. Perché? Dalle pagine del libro emerge uno scenario di successi e fallimenti e la proposta di misure da mettere in atto a livello nazionale e internazionale per prevenire il ripetersi di una catastrofe del genere.
Nella recensione pubblicata su openDemocracy, Colin Leys, a conferma delle capacità di visione di Richard Horton, sottolinea come la maggior parte delle cose che sono accadute da maggio a settembre fossero state ampiamente previste nelle pagine del libro, nonostante sia stato ultimato soltanto a maggio. Secondo Leys, Horton è sostanzialmente preoccupato che il Regno Unito non tragga insegnamenti utili da quello che è accaduto, con la conseguenza di non riuscire a sfruttare adeguatamente l’irripetibile opportunità di riorientare radicalmente e in un colpo solo il sistema sanitario pubblico, la visione scientifica della medicina e il funzionamento dei processi decisionali in ambito sanitario. Tutti elementi che da tempo avevano bisogno di essere nuovamente indirizzati.
La recensione di Colin Leys analizza dettagliatamente i principali passaggi del volume, contribuendo a chiarire ulteriormente il complesso scenario politico che sottende alle decisioni governative che sono state o, viceversa, non sono state prese nel Regno Unito durante i mesi dell’emergenza pandemica.
È probabile che il virus resti con noi per sempre, conclude Leys sulla scorta di Horton, e che Covid-19 diventi solo un’altra delle cause di polmonite nonché un’altra delle principali cause di morte, per così dire, “naturale” per le persone più anziane. Del resto, molte persone ben informate e non del tutto prive di empatia, hanno sempre ritenuto fuorviante ed eccessiva c la reazione politica alla pandemia .
Ma Horton è fermamente convinto che la priorità sia salvare vite umane e che un servizio sanitario nazionale adeguatamente preparato e dotato di risorse avrebbe potuto evitare la morte di migliaia di persone. A questo proposito, si ribadisce che il recente annuncio che il governo britannico sta per mettere insieme un sistema di test e tracciamento esternalizzato non ha nulla a che fare con il tipo di riorientamento che sarebbe necessario.
Erica Sorelli
Ufficio Stampa Il Pensiero Scientifico Editore