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Rischio ictus dal parrucchiere

Andare dal parrucchiere può provocare un ictus? Sì ma è un evento davvero molto raro e per accadere deve esserci una causa sottostante, come descritto in uno dei casi clinici descritti su Recenti Progressi in Medicina. È il “caso” di una donna che dopo lo shampoo dal parrucchiere ha avuto un ictus per una dissecazione dell’arteria cervicale.

La dissecazione dell’arteria cervicale (DAC) è un’alterazione vascolare rara che consiste in una lacerazione della parete dell’arteria che porta il sangue al cervello. È una delle cause dell’ictus ed è più frequente nei casi che si registrano in persone con meno di 55-60 anni che non presentano particolari fattori di rischio. Secondo i dati riportati in letteratura il 15-20 per cento dei casi di ictus giovanile è causato dalla DAC.

I medici del Dipartimento di medicina interna delle Sapienza Università di Roma spiegano che la paziente era un 51enne non fumatrice con una storia clinica di diabete, ipertensione arteriosa e malattia di Hashimoto. Si era presentata al pronto soccorso lamentando un formicolio agli arti destri. Due giorni prima era andata dal parrucchiere e due ore dopo lo shampoo aveva avvertito un torpore alla gamba destra con perdita di forza e la tendenza a virare verso destra quando camminava.

Tac cerebrale e risonanza magnetica rilevano un’area ischemica senza emorragia nella regione dell’arteria cerebrale media che è stata prontamente trattata con anticoagulante. Ma nel giro di pochi giorni il quadro clinico peggiora: la paziente accusa prima mal di testa, difficoltà nel parlare e stato confusionale, fino a diventare insensibile agli stimoli esterni e sviluppare ipotensione e asistolia. L’esito è fatale: la paziente muore dopo le manovre RCP di rianimazione cardiopolmonare. La risonanza magnetica con contrasto alla testa e al collo richiesta urgentemente ai primi segnali di peggioramento aveva mostrato una dissezione della arteria carotide interna sinistra.

“La domanda chiave è se la paziente avesse un difetto intimo-mediale o se questo fosse derivato da traumi banali a seguito della visita del salone di bellezza”, commentano gli autori spiegando che in letteratura ci sono altri casi simili ma sono sporadici: il quadro clinico è variabile con sintomi da più lievi a più gravi e potenzialmente letali e le opzioni terapeutiche finalizzate a ridurre al minimo il rischio di ictus e il peggioramento dei sintomi non sono ben chiare e definite.

I principali fattori di rischio delle dissecazioni sono da ricondurre a malattie rare del connettivo, quali per esempio sindrome di Ehlers-Danlos, di Marfan, fibrodisplasia). Tra i fattori esterni responsabili – spiegano i clinici della Sapienza – si annoverano principalmente i traumi cervicali causati dagli incidenti stradali e, meno frequentemente, da procedure quali la manipolazione e l’iperestensione prolungata del collo. Diversi casi di DAC sono presenti in letteratura dopo sedute chiropratiche, procedure odontoiatriche ed endoscopiche, e dopo il parrucchiere come testimonia il caso clinico descritto. “L’iperestensione della testa e la manipolazione del collo sono generalmente sicure, ma sottolineiamo l’importanza che vengano rilevati nell’anamnesi come fattori di rischio banali di ictus, specialmente nei pazienti più giovani”.

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