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Spinsanti a Pisa, per il Piccolo Festival della fiducia

E’ in corso in questi giorni a Pisa il Piccolo Festival della fiducia: fidarsi è bene, non fidarsi è peggio, organizzato dalla Libreria Pellegrini in collaborazione con la Chiesa Universitaria di San Frediano. Il festival, che prevede ogni giorno due incontri,  uno alle 18,30 all’interno della libreria e l’altro alle 21,30 in Piazza San Frediano,  ha avuto inizio mercoledì 8 e si concluderà domenica 12. Proprio quel giorno, alle 18,30 si parlerà dell’ultimo libro di Sandro Spinsanti Una diversa fiducia. Per un diverso rapporto nelle relazioni di cura pubblicato da Il Pensiero Scientifico Editore, a dialogarne con l’autore sarà Paolo Malacarne.

La manifestazione, come spiega Massimo Trocchi che ne ha curato l’organizzazione, prende le mosse dal generale clima di sconforto e di sfiducia che sembra aver preso il sopravvento nei rapporti sociali, istituzionali e personali al termine di questi ultimi due anni di difficoltà.  Di fronte al dilagare di abitudini come il distanziamento fisico e l’isolamento, rese necessarie dalla pandemia, la cautela e la prudenza sono sovente scivolate nel sospetto e nella diffidenza, generando una diffusa sfiducia che ha investito le istituzioni, la politica e, in ultimo, la scienza stessa.

Per recuperare la fiducia, come concetto inalienabile dalla condizione umana e suo tratto saliente, questo Piccolo Festival della fiducia si propone un obiettivo ambizioso: essere il luogo in cui rimettere al centro questa energica e propulsiva caratteristica dell’essere umano.

Nel suo libro,  che sembra scritto apposta per questo scopo,  Sandro Spinsanti esamina i vari modi in cui la sfiducia si articola e si manifesta nella medicina dei nostri giorni e come sia andata crescendo ed evolvendosi nel tempo. Nel ricambio generazionale e di genere, che potrebbe intervenire nel governo della sanità, egli intravede una prospettiva futura di segno positivo, ma al tempo stesso avverte che non basta la fiducia costruita solo sui rapporti interpersonali con i curanti. E’ necessario che questa sia sostenuta da servizi alla salute efficienti e attendibili, con cittadini che siano in grado di sapere con certezza se e fino a che punto si estende l’impegno implicito a non lasciare indietro nessuno quando la condizione di salute si incrina.

Il programma del Festival (PDF)

Erica Sorelli
Ufficio stampa Il Pensiero Scientifico Editore

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