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L’ebm in gastroenterologia

Ha compiuto diciotto anni il “Corso evidence based gastroenterology, hepatology & digestive oncology” e per l’occasione si è spostato dalla consueta location di Torgiano per approdare nella stupenda (e un po’ malinconica nella sua decadenza) Villa Mondragone di Monte Porzio Catone.

Qui i cavalieri della tavola rotonda dell’evidence based medicine gastroenterologica, Lucio Capurso e Maurizio Koch ‒ che hanno fatto la storia della gastroenterologia dell’Azienda complesso ospedaliero San Filippo Neri di Roma ‒ hanno raccolto attorno a loro un manipolo di esperti che hanno parlato ad un’audience attenta, costituita da specializzandi e addetti ai lavori, di innovazione, sostenibilità, evidenze e appropriatezza.  Uno dei momenti più emozionanti del convegno è stata la lectio magistralis di Carlo Patrono (Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Perelman School of Medicine di Philadelphia) sulle prospettive dell’uso di aspirina nella prevenzione e nel trattamento dei tumori colorettali.

Abbiamo intervistato gli organizzatori e alcuni degli intervenuti, che ci hanno raccontato il senso di questa iniziativa ormai diventata un appuntamento fisso per la comunità gastroenterologica e non solo.

Il programma del corso

 

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