Il Collaborative Group on Epidemiological Studies of Ovarian Cancer ha pubblicato sul Lancet i risultati di una metanalisi di 52 studi epidemiologici sulla terapia ormonale sostitutiva (TOS) e il rischio di carcinoma dell’ovaio.
I dati raccolti riguardano 12.110 donne in postmenopausa con carcinoma dell’ovaio delle quali 6601 (55%) si erano sottoposte a TOS: dallo studio emerge che le donne sottoposte a TOS per 5 anni da un’età di circa 50 anni hanno un carcinoma ovarico extra ogni 1000 utilizzatrici.
"In base a questi risultati, il carcinoma ovarico va aggiunto all'elenco degli effetti indesiderati associati all'uso della terapia ormonale sostitutiva" (tumore della mammella e malattie cardiovascolari), scrivono Nicolas Wentzensen e Britton Trabert del National Cancer Institute NIH di Bethesda, nell’editoriale di commento. Un effetto indesiderato non ancora incluso nelle linee guida OMS, europee e statunitensi, fanno notare gli autori dello studio.
Fonti
Wentzensenemail N, Trabert B. Hormone therapy: short-term relief, long-term consequences. Lancet, published Online: 12 February 2015. DOI: http://dx.doi.org/10.1016/S0140-6736(14)62458-2
Collaborative Group on Epidemiological Studies of Ovarian Cancer. Menopausal hormone use and ovarian cancer risk: individual participant meta-analysis of 52 epidemiological studies. Lancet, published Online: 12 February 2015. DOI: http://dx.doi.org/10.1016/S0140-6736(14)61687-1
La terapia oromonale sostitutiva può aumentare il rischio di carcinoma dell'ovaio. Vita di donna, 15 febbraio 2015.