Interrompere i trial clinici in anticipo per gli effetti chiaramente positivi dei trattamenti presi in esame? Una scelta a volte prematura, perché spesso basata sull’esagerazione dei dati positivi. La denuncia arriva dal Journal of the American Medical Association.
La meta-analisi dei ricercatori della Mayo Clinic coordinati da Victor M. Montori ha preso in esame 91 trial clinici interrotti e li ha confrontati con 424 trial condotti a termine. “La nostra ricerca mostra che nella maggior parte dei casi l’interruzione anticipata dei trial porta a una stima alterata dei risultati, che può portare decisioni errate su rischi e benefici dei vari trattamenti”, afferma Montori. “In media, trattamenti inefficaci mostrano invece una riduzione del rischio relativo di circa il 30% nei trial conclusi in anticipo, mentre trattamenti con una reale capacità di riduzione del rischio relativo del 20% mostrano una riduzione del rischio relativo di circa il 40% nei trial conclusi in anticipo”. Praticamente tutte le parti in gioco hanno vantaggi dall’interrompere prematuramente un trial positivo: ricercatori, sponsor, riviste mediche, giornalisti… Tutti tranne i pazienti, che potrebbero ritrovarsi a ricevere un trattamento mneo efficace di quanto si creda.
Fonte: Bassler D, Briel M, Montori VM et al and the STOPIT-2 Study Group. Stopping Randomized Trials Early for Benefit and Estimation of Treatment Effects: Systematic Review and Meta-regression Analysis. JAMA 2010; 303:1180-1187.