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Un dizionario ragionato sul senso della morte e della vita
Nel dizionario ragionato Le parole della bioetica, recentemente pubblicato dal Pensiero Scientifico Editore, le co-curatricie e autrici di bioetica Maria Teresa Busca e Elena Nave si rivolgono a chiunque voglia avvicinarsi all’affascinante disciplina della bioetica e conoscerne gli oggetti di indagine.
Ogni giorno, la vita biologica e i progressi della ricerca scientifica ci portano a riflettere su problematiche etiche spesso difficili da affrontare e ci mettono nella condizione di dover effettuare scelte a cui non sempre siamo adeguatamente preparati. In questo dizionario, le questioni più spinose di bioetica vengono rappresentate da una serie di termini, elaborati e raccolti da un gruppo di accademici, medici e ricercatori, che sono tra i più illustri esponenti del dibattito bioetico italiano. Per ciascuno dei termini gli studiosi hanno fornito elementi conoscitivi essenziali e spunti di riflessione e approfondimento sulle implicazioni etiche che il loro uso comporta. L’esito è un dizionario ragionato, semplice e facilmente accessibile, dotato di rimandi tra lemmi affini e arricchito da un’ampia bibliografia tematica.
Nella bella recensione di Gianluca Trivero pubblicata su Consutadibioetica.org si legge che oggi “ci ritroviamo ancor di più incapsulati in una comunicazione mediatica resa invalida dalle neoplasie dei ‘social’, dove le etichette e gli stereotipi hanno assunto un ruolo dominante, arrivando paradossalmente a sostituirsi al vero e all’utile, proprio rispetto a quelle che sono le basi stesse e il senso delle nostre esistenze, scossi alle radici da una pandemia che sta riscrivendo logiche comportamentali e da una scienza che proprio al culmine delle sue scoperte e innovazioni tecnologiche, viene messa in discussione da coloro che esaltano l’ignoranza come ‘valore’ contrapponibile alla Conoscenza”.
In tale contesto, prosegue Trivero, la dimensione morale non è più collegata soltanto alle conseguenze del progresso scientifico, ma si declina in modo interdisciplinare coinvolgendo la filosofia, la filosofia della scienza, la medicina, la bioetica, la biologia, la giurisprudenza, il biodiritto, la sociologia, la psicologia e la politica, nelle diverse visioni morali atee, agnostiche, spirituali e religiose. Per potersi orientare in uno scenario così complesso Le parole della bioetica costituisce un utile strumento che fa il punto su una disciplina che dalla metà del Novecento in poi si è fatta sempre più presente nella vita dei cittadini, si pensi al confronto sull’aborto, la fecondazione assistita, il fine-vita, l’ingegneria genetica e le scelte sessuali.
Attraverso la lettura dei lemmi di questo dizionario, non soltanto abbiamo l’opportunità di acquisire informazioni indispensabili, ma recuperiamo “esperienze che a ben vedere hanno modellato la nostra storia individuale, il percorso di un lungo ragionamento che corre lungo la nostra vita biologica, diventando anche narrazione ed emozione”. Perché, conclude Trivero, “questo pregnante e agile dizionario ha confini molto più vasti di una sala operatoria, di un laboratorio, di un’aula, di una sala d’aspetto, di un tribunale. Arriva a lambire la tenda dove Priamo piange con Achille, la fossa dove gli uomini di Neanderthal mettono gli oggetti amati dal compagno defunto, i confini di Elsinore lungo i quali Amleto si interroga dubbioso sul senso della morte e della vita”.
Erica Sorelli
Ufficio Stampa Il Pensiero Scientifico Editore